Terremoto a Lissone, la sindaca Laura Borella licenzia il vicesindaco Ruggero Sala

La sindaca Borella (Lega) sostituisce il suo vice (FdI) con Camarda: "È venuto meno il rapporto di fiducia"

Sala e Borella in campagna elettorale

Sala e Borella in campagna elettorale

Fine d’anno con il botto nel Comune di Lissone, dove ieri la sindaca leghista Laura Borella ha licenziato il suo vicesindaco Ruggero Sala di Fratelli d’Italia, ritirandogli tutte le deleghe di assessore.

Un rimpasto nella squadra di governo della città a soli 6 mesi dalla vittoria elettorale che è stato motivato "dal venire meno del fondamentale rapporto di fiducia – dice la sindaca in una nota diffusa ieri mattina – e dalla necessità di garantire alla giunta la possibilità di perseguire con piena operatività il programma politico sulla base del quale il sindaco ha ottenuto l’investitura popolare. Tale scelta, condivisa con gli altri componenti dell’esecutivo, è necessaria per salvaguardare la serena prosecuzione del mandato amministrativo e per tutelare l’interesse della comunità".

La nota di Laura Borella si conclude indicando il passaggio del ruolo di vicesindaco all’altro componente della giunta di Fratelli d’Italia, l’assessore allo Sport Giovanni Camarda, mentre le deleghe di Sala restano per ora ad interim alla sindaca. È stata una comunicazione che ha colto tutti di sorpresa, a cominciare dallo stesso Sala, che nel corso della giornata ha pubblicato brevi messaggi su facebook e ha annunciato una conferenza stampa per i prossimi giorni.

Intanto il primo messaggio di Sala allude alla tenuta della maggioranza di centrodestra a Lissone e chiede: "Elezioni amministrative nel 2023 ne abbiamo?". Ma il ‘botto‘ più forte s’è fatto sentire nel partito di Fratelli d’Italia, dove si parla già di una vicenda di ‘fratelli coltelli‘, di due correnti interne rappresentate da Sala da un lato e Camarda dall’altra. Ieri il commissario provinciale di Fratelli d’Italia, Rosario Mancino, non è intervenuto sulla questione, mentre hanno espresso il proprio sostegno a Sala i candidati brianzoli alle prossime regionali, Federico Romani ed Eleonora Frigerio.

Romani parla di licenziamento fatto con "brutalità", di una "decisione che non trova alcuna ragion d’essere" se non quella di "estrometterlo" perché ora Sala non può neanche rientrare in Consiglio comunale nonostante sia stato il più votato 6 mesi fa. Anche per Frigerio è "una scelta incomprensibile" se non nell’ottica in cui "Fratelli d’Italia è così forte e fa così tanta paura politicamente che tutti mettono in atto strategie per indebolirci con decisioni illogiche e immotivate".