Festival delle Regioni a Villa Reale: c'è il presidente della Repubblica Sergio Mattarella

Il capo dello Stato ha partecipato all'incontro voluto dai governatori. La giornata si è conclusa con la firma dell'intesa per il riconoscimento della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome

L'Italia delle Regioni lancia il nuovo regionalismo davanti al Presidente della Repubblica. Sergio Mattarella ha partecipato questa mattina, martedì 6 dicembre, alla seconda giornata del Festival delle Regioni, organizzata alla Villa Reale di Monza. Una maratona di due giorni voluta dai governatori iniziata a Milano, dove ieri per la prima volta le Regioni si sono date appuntamento per elaborare e costruire proposte utili a potenziare il loro ruolo e a valorizzare le loro diverse identità territoriali.

Filo conduttore dei lavori, il tema delle reti. La due giorni si è chiusra a fine mattinata con la firma davanti al Capo dello Stato dell'intesa per il riconoscimento della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome quale organismo comune delle Regioni e delle Province autonome.

Fra gli interventi quello di Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia e vice presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome. "Oggi - ha detto - c'è un sistema sclerotizzato che rischia di essere il contrario dell'autonomia. Non c'è alcuna pregiudiziale contro l'autonomia differenziata.  La vera questione è come e quando realizzarla. Autonomia e solidarietà devono trovare una situazione anche politica in grado di garantire la tenuta sociale del Paese e assicurare a tutti i cittadini pari diritti".

Ha portato il suo contributo anche il presidente lombardo Attilio Fontana: "Soprattutto nei periodi difficili - ha osservato - la forza di una nazione si vede nella sua capacità di fare squadra. Le differenze diventano opportunità e vantaggi se sono ben valorizzate. La voglia di autonomia deve diventare concorrenza buona che stimola a fare meglio. L'autonomia, in questo caso, è assunzione di responsabilità". 

Prima di Mattarella è toccato a Massimiliano Fedriga, presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, tracciare un bilancio della due giorni di lavoro. "L'esperienza del Covid ci ha consentito di sperimentare un modello virtuoso - ha affermato Abbiamo cominciato a sentirci e a condividere soluzioni senza differenza di appartenenza. Abbiamo realizzato che solo la diversità e la condivisione delle scelte pagano. Un modello usato anche per l'emergenza dei profughi ucraini. Le Regioni - ha chiostato - non devono essere percepiti come enti burocratici. L'assetto regionale è strumento di integrazione, attraverso le differenze nel rispetto dei livelli essenziali delle prestazioni".

La chiusura è toccata al capo dello Stato. "Per la prima volta - ha detto Mattarella durante il suo intervento - viene stipulata un'intesa con il concorso unanime delle Regioni. Si è compiuto un importante passo avanti sulla strada della collaborazione". Il presidente ha riconosciuto il ruolo giocato dalle Regioni in pandemia. "E' stata la solidarietà fra le istituzioni a permetterci di fronteggiare un'emergenza drammatica - ha osservato - Un ruolo che merita riconoscenza e che è risultato accresciuto". Sull'intesa, inece, il monito del presidente della Repubblica è chiaro: "Far crescere l'economia con la sostenibilità e l'uguaglianza".