Monza, ballottaggio tra il sindaco uscente Dario Allevi e Paolo Pilotto

Spoglio a rilento nel capoluogo della Brianza, la lista Civicamente di Paolo Piffer 'arbitro' del secondo turno del 26 giugno

Ballottaggio a Monza tra Allevi e Pilotto

Ballottaggio a Monza tra Allevi e Pilotto

Monza - Monza al ballottaggio. Con le preferenze ufficiali di 60 sezioni su 110 il sindaco uscente Dario Allevi (sostenuto da FI, Fratelli d'Italia, civica Noi con Dario Allevi e Lega) ha raccolto il 47,6%, mentre il candidato di centrosinistra Paolo Pilotto (Partito democratico, Azione, Italia Viva, MonzAttiva e Solidale, Possibile, LabMonza ed Europa Verde) si è fermato al 39,71%, anche se il Pd si conferma il primo partito in città (oltre il 25%). Forza Italia se i dati saranno confermati sarà il primo partito della coalizione di centrodestra, seguita da Fratelli d'Italia, Noi con Dario Allevi e infine Lega. “Speravamo di chiudere la partita già al primo turno, ma quando stanotte ho avuto il dato sull'affluenza sono andato a dormire sapendo che era quasi impossibile”, le parole di Allevi. Una percentuale ai minimi storici: 46,8% con 45.902 votanti (numeri in discesa rispetto alle elezioni del 2017 al primo turno, quando i votanti furono 49.598 pari al 51,88% degli aventi diritto).

“Al ballottaggio non ci sarà la polverizzazione di voti del primo turno – analizza Allevi -. Parlerò con tutti. Anche con Piffer, vedremo se ci sono punti di convergenza”. In ogni caso “abbiamo raggiunto il massimo risultato possibile, anche il presidente Silvio Berlusconi mi ha chiamato e mi detto che è rimasto comunque molto soddisfatto. E' il presidente di Forza Italia e del Calcio Monza. Vorrà dire che vinceremo ai supplementari come contro il Pisa per la promozione in Serie A”. Eppure, rimarca Paolo Pilotto, “in questi mesi il centrodestra aveva detto che avrebbe vinto al primo turno. Cosa che non è avvenuta e significa che una maggioranza di cittadini che hanno votato il centrosinistra e gli altri sette candidati ha dichiarato che le loro istanze, le loro necessità e i loro bisogni non sono stati adeguatamente rappresentati dalla maggioranza uscente. E quindi in questo momento credo che sia giusto chiamare al voto per il 26 giugno tutti i cittadini, anche chi non è venuto perché pensa che la politica sia sempre uguale a se stessa. E invece le condizioni sono diverse”. E ora inizia il corteggiamento per le alleanze. A cominciare da Piffer della lista Civicamente: alla sua terza candidatura a sindaco ha raggiunto il 6,01%, (nel 2017 si era fermato al 4,84%) e alla vigilia della campagna elettorale ha espressamente dichiarato di “non escludere alcun apparentamento”. Non si avvicinano allo sbarramento del 3% gli altri 6 candidati – Daniela Brambilla (Italexit), Ambrogio Moccia (Movimento Moccia per Monza), Alberto Mariani (Grande Nord), Carlo Chierico (Monza Unita), Sandro Belli (Popolo della famiglia) e Michele Anastasia (Movimento 3V).