Miele di Monza, l’oro delle api aiuta il pianeta e il rifugio dell’Enpa

Nell’oasi di biodiversità all’interno della struttura di via San Damiano “lavorano“ migliaia di insetti curati da due volontarie esperte. Il prodotto genuino e a chilometro zero viene venduto nei mercatini

Il miele millefiori prodotto a Monza

Il miele millefiori prodotto a Monza

Avete già assaggiato il miele made in Monza? Dolce, gustoso, genuino, ma soprattutto a km 0. Perché prodotto dalle api dell’Enpa. Perché nel rifugio dell’Ente nazionale protezione animali di Monza guidato dal presidente Giorgio Riva non c’è spazio solo per cani, gatti, volatili, criceti e altri animali abbandonati o ceduti. Da alcuni anni c’è spazio anche per le laboriose api che qui hanno trovato casa e un ambiente favorevole dove poter lavorare.

È una delle tante chicche del rifugio di Monza, quell’angolo con le arnie dove sono custodite migliaia di api. Un progetto avviato tre anni fa, in piena emergenza sanitaria, su iniziativa di due volontarie del canile (Anna Galli e Marinella Aprile) appassionate apicultrici. Così che il presidente Giorgio Riva ha accolto con piacere la proposta di aiutare, anche se solo in piccolo, la nostra città dove, come nel resto dell’Italia e del mondo, c’è purtroppo il problema del rischio di estinzione delle api che rivestono un ruolo fondamentale all’interno del nostro ecosistema. Pian piano l’angolo delle arnie si è ampliato e il progetto è stato diffuso.

La produzione di miele varia da annata ad annata, ma adesso che si avvicinano le feste di Natale, con il ritorno in piazza dei mercatini dell’Enpa certamente sarà possibile acquistare ancora qualche vasetto del miele monzese, ma anche sostenere il progetto adottando a distanza non solo gli animali, ma anche le api.

Un progetto - quello dell’angolo delle api - che nel corso di questi anni ha permesso anche ai visitatori dell’Enpa (sia grandi sia piccini) di conoscere meglio il mondo della api e soprattutto la loro grande importanza. Il mini apiario è stato allestito nell’area dell’oasi di biodiversità, tra le piante già esistenti. Un mini apiario che naturalmente è ben separato dal resto degli animali e segnato per evitare eventuali problemi e dove le api vengono seguite amorevolmente della volontarie esperte che si accertano della loro salute.

“Le api sono responsabili del 70% dell’impollinazione di tutte le specie vegetali presenti sul nostro pianeta, ma i cambiamenti climatici e lo smodato uso di pesticidi stanno decimando un po’ in tutto il mondo la popolazione di questi preziosissimi insetti – ha ricordato il presidente Giorgio Riva –. Il loro mondo e la loro perfetta organizzazione sono stupefacenti".

Può infatti sembrare strano eppure questi insetti preziosi per il nostro pianeta sono organizzati perfettamente. Come è stato illustrato in una serie di incontri organizzati all’Enpa proprio sul mondo delle api questi insetti hanno un loro preciso linguaggio, nelle arnie c’è una organizzazione invidiata anche dalle migliori aziende. La presenza delle api è fondamentale, non solo per il nostro presente ma anche e soprattutto per il nostro futuro. Perché recita la celebra frase di Albert Einstein: "Se le api scomparissero dalla terra all’uomo non resterebbero che quattro anni di vita".