C’è anche un imprenditore brianzolo, insieme alla sua azienda, nel pacchetto di quattro italiani che, secondo quanto comunicato dal dipartimento del Tesoro e il dipartimento di Stato americani, sono stati sanzionati per gli affari con la Russia. Si tratta di Flavio Graziottin, 81 anni, socio unico e amministratore della società Idronaut, con sede a Brugherio. Sono i primi quattro cittadini italiani, e tra i primi europei, a essere toccati dai provvedimenti stabiliti dagli Stati Uniti, con la principale conseguenza rappresentata dal blocco delle esportazioni negli States e restrizioni agli scambi commerciali in dollari sul mercato mondiale.
La Idronaut – che ha 7 dipendenti e un fatturato intorno ai 2,7 milioni di euro – sviluppa tecnologie e dispositivi che funzionano sott’acqua ed è accusata di avere rapporti con l’Istituto di Oceanologia dell’Accademia russa delle Scienze. “La notizia sicuramente mi ha colpito - commenta il sindaco di Brugherio, Roberto Assi -, perché parliamo di un’azienda storica, molto conosciuta in città, che riteniamo un’eccellenza. Personalmente, l’ho visitata l’ultima volta una decina di anni fa. E come l’azienda è molto conosciuto anche Graziottin”.
Il primo cittadino sta cercando di capire quali potranno essere le ripercussioni delle sanzioni: “Credo che le ripercussioni economiche possano esserci, ma parliamo di un’azienda solida, che esporta in tutto il mondo - dice Assi -. Piuttosto questa vicenda fa riflettere: qui si creano dei danni per un’azienda italiana, mentre la Russia credo non abbia problemi a trovare, magari in Cina, un’impresa che produce analoga strumentazione. Quindi a chi e a cosa servono queste sanzioni? Forse è il caso che il Governo spinga forte per la via diplomatica nel conflitto, per ragioni sociali ma anche commerciali a questo punto”. L’azienda è stata fondata nel 1982 e vanta lunga esperienza nello sviluppo di sensori e strumenti innovativi per la strumentazione marina.
I sensori e le strumentazioni “made in Brianza“ misurano i più importanti parametri fisici e chimici dell’acqua, come temperatura, profondità, salinità, pH. “La maggior parte dei progetti di ricerca e sviluppo realizzati – spiega l’azienda nei suoi canali – sono stati autofinanziati, mentre altri sono stati realizzati in collaborazione con le più importanti università e istituti di ricerca europei e italiani”. Tra i clienti ci sono le principali agenzie di ricerca nazionali, università e organizzazioni commerciali in Europa, Nord/Sud America, Asia ed Estremo Oriente.
La presenza dell’azienda in tutto il mondo è supportata da una rete di distributori e agenti regionali. Graziottin ne è al vertice da tempo, riuscendo a guadagnarsi non solo mercato ma anche stima e diversi riconoscimenti e premi per gli sviluppi industriali innovativi.