Carate Brianza, Gruppo Pozzoli: sessanta giorni per scongiurare il fallimento

La società ha ottenuto dal Tribunale l’ammissione con riserva al concordato preventivo. I sindacati: "Tutelare i 250 posti"

Negozi Pozzoli

Negozi Pozzoli

Monza, 10 gennaio 2020 - Sessanta giorni per scongiurare il fallimento dei 18 supermercati che danno lavoro a 250 dipendenti. E i sindacati accendono un faro per la tutela dei lavoratori. La ‘Pozzoli Food’ spa con sede a Carate Brianza ha chiesto ed ottenuto dal Tribunale fallimentare di Monza l’ammissione con riserva al concordato preventivo. L’ok è stato dato dal collegio di giudici formato dalla presidente Caterina Giovanetti e dai colleghi Alessandro Gnani e Luca Fuzio lo scorso 31 dicembre.

Nel provvedimento i giudici, «prendendo atto che pende istanza per la declaratoria di fallimento», hanno assegnato un termine di 60 giorni alla spa «per il deposito della proposta di concordato, del piano e della relativa documentazione», nominando come commissari giudiziari Alessandra Peronetti e Michele Pozzoli. Il Tribunale ha anche disposto che la società lo informi con cadenza mensile e fino alla scadenza del termine assegnato, su eventuali «operazioni che incidano sull’attivo come, ad esempio, dismissione di beni, cessione di crediti, pagamenti» oppure «operazioni commerciali, con particolare riferimento all’acquisizione di nuovi ordini e all’andamento del fatturato» o ancora «operazioni incidenti sul passivo come la richiesta di nuovi finanziamenti o garanzie e in ogni caso il modificarsi della situazione finanziaria».

Il gruppo Pozzoli, che fa capo al caratese Giovanni Pozzoli, è riuscito negli anni a raggiungere un piccolo impero di ben 18 punti vendita con il marchio «Pozzoli Market» che si espandono dal Comasco (Erba, Carugo, Mariano Comense, Vertemate e Vighizzolo di Cantù), al Bresciano (Chiari), nella Bergamasca (Boltiere, San Paolo D’Argon, Telgate), nel Varesotto (Tradate), a Lecco e due anche a Milano. In territorio brianzolo i Pozzoli Market sono cinque: a Desio, Bernareggio, Macherio, Verano Brianza e Costa Lambro. Recentemente il gruppo sta affrontando un periodo di difficile congiuntura economica e la richiesta di concordato preventivo, sostengono alla sede della Pozzoli in via Cristoforo Colombo a Carate Brianza, ha come obiettivo «la continuità aziendale e la salvaguardia dei posti di lavoro». Una vicenda che preoccupa i sindacati di categoria. Secondo la Cisl Monza Brianza Lecco «la proprietà, tuttora in mano alla famiglia Pozzoli, cercherà di vendere i 18 punti vendita del gruppo che danno lavoro a 250 dipendenti (in Brianza e nel Lecchese sono 7 punti vendita con 150 dipendenti). Se la vendita non dovesse andare a buon fine il rischio è che il gruppo possa fallire. In quel caso i posti di lavoro sarebbero a rischio». Francesco Barazzetta, rappresentante Fisascat Cisl MbL che tutela i lavoratori e le lavoratrici del settore terziario, turismo e servizi, aggiunge: «Stiamo seguendo attentamente la vicenda. Siamo molto preoccupati per le possibili ricadute occupazionali. Cercheremo di tutelare al massimo i lavoratori anche attraverso l’impiego di ammortizzatori sociali».