Euronics chiude a Seregno: costi alti, ricavi bassi. Dieci dipendenti trasferiti a Milano

Ad aprile del 2021 il negozio dell’ex Galimberti era passato a Nova Spa. Con il salvataggio era stata mantenuta anche l’insegna della catena

Euronics lascia Seregno. Costi alti, ricavi bassi. Trasloco milanese per i dieci dipendenti

Euronics lascia Seregno. Costi alti, ricavi bassi. Trasloco milanese per i dieci dipendenti

L’Euronics di via Briantina 75 martedì ha comunicato ai suoi dieci dipendenti la chiusura. Non solo. Scendono anche le serrande anche punto vendita a Milano in via Solari. Già da ieri i due punti vendita sono chiusi al pubblico. La proprietà ha garantito ai dipendenti che nessuno sarà licenziato. Le alternative proposte ai commessi di Seregno sono tre: a Milano in corso Lodi, Novate Milanese e a City life.

"Era nell’aria – spiega una dipendente –. Ora dobbiamo prendere le ferie arretrate e entro un mese decidere dove andare a lavorare tra questi tre punti vendita. Ci hanno detto che la decisone è stata presa perché l’affitto è troppo alto rispetto alle entrate. Da ieri stiamo aiutando a smantellare e svuotare il punto vendita. Il morale è a terra, ma almeno non perderemo il lavoro. Vedremo cosa accadrà. Siamo ancora increduli e scombussolati. Solo pochi anni fa abbiamo passato un calvario con la paura di essere licenziati, quando eravamo Galimberti. Fortunatamente poi, è stato venduto all’attuale proprietà di Roma. Pensavamo di stare tranquilli. Già in passato, con la vecchia proprietà tra cassa integrazione e lo spauracchio di perdere il lavoro abbiamo passato tanti mesi difficili. È anche vero che siamo molto vicini a MediaWorld di Verano Brianza, la concorrenza è forte". Aggiunge una signora all’interno del centro commerciale che ospita Euronics a Seregno: "La concorrenza è spietata, i miei figli ordinano tutto su Amazon o sui siti online".

Ad aprile del 2021 Euronics, l’ex Galimberti di Seregno, era passata a Nova Spa e aveva mantenuto l’insegna. Ufficializzando il passaggio, confermati 50 posti di lavoro in quattro punti vendita in Lombardia. La crisi della Galimberti era iniziata nel 2015.

Due i piani di salvataggio che non avevano funzionato. Nel gennaio 2020 l’azienda era stata dichiarata insolvente e due mesi dopo era iniziata la procedura di amministrazione straordinaria. Un anno prima, nel febbraio 2019, era scomparso a 93 anni il fondatore della catena Galimberti elettrodomestici, poi promotore di Euronics. Quindi Nova-Euronics di Roma aveva salvato quattro negozi ex-Galimberti acquisendoli e annettendoli nella propria rete.