Ceriano Laghetto, la Ibs Technology assume i lavoratori della Gianetti Ruote

Merito dell’ingegner Zappa, ex direttore di stabilimento dell'azienda brianzola che ora è ai vertici del polo tradatese

A sinistra l’ingegner Mauro Zappa, con Giuseppe Candiani direttore generale dell’azienda t

A sinistra l’ingegner Mauro Zappa, con Giuseppe Candiani direttore generale dell’azienda t

Ceriano Laghetto - I primi 6 sono già stati assunti, ce ne sono un’altra quindicina che stanno effettuando colloqui e sicuramente altri verranno presi: dall’ex direttore di stabilimento della Gianetti Ruote di Ceriano Laghetto, un’opportunità di reimpiego concreta e con ottime prospettive per una parte dei lavoratori licenziati. "In Gianetti ho lasciato un pezzo del mio cuore e quando ho saputo cosa stava succedendo mi sono attivato subito" racconta l’ingegner Mauro Zappa, attuale direttore di stabilimento della Ibs Technology di Tradate, nel Varesotto, che fa parte del gruppo Hydac Sa e realizza radiatori per macchine movimento terra, macchine agricole, pale eoliche gruppi elettrogeni. 

"La nostra azienda sta crescendo molto, abbiamo assunto 60 addetti solo da gennaio ad oggi, arrivando a circa 200 unità e contiamo di aggiungerne altre 30 entro la fine dell’anno. Cerchiamo personale di produzione ma non è facile. E’ un lavoro manuale, su 3 turni h24, per cinque giorni alla settimana, spesso anche il sabato mattina in straordinario, servono persone capaci e motivate e sapevo di averne lasciate in Gianetti quando me ne sono andato nel 2012, così ho provato a riallacciare qualche contatto". Il lavoro in questo particolare settore metalmeccanico non manca, assicura Zappa. 

"Il 99% del nostro mercato è estero: il nostro prodotto è di qualità e per questo le aziende di diversi settori ce lo richiedono. Ma questi sono risultati di grande impegno e grandi investimenti, soprattutto nella ricerca: completiamo 5 prototipi alla settimana per prodotti nuovi". L’azienda tradatese viene da 5 anni di risultati straordinari, con una crescita media di fatturato del 10% annuo, che quest’anno diventerà addirittura del 30%, superando ampiamente i livelli di pre-pandemia. I clienti di riferimento sono in settori in forte espansione come quello dell’energia eolica, le macchine da lavoro e movimento terra, il trasporti ferroviari: per ogni esigenza occorre studiare il radiatore adatto, con la massima efficienza e e la massima resistenza.

"Aveva iniziato come azienda familiare mio padre quasi 50 anni fa, a Busto Arsizio, nel 2006 l’acquisizione del gruppo tedesco della componentistica Hydac" racconta Giuseppe Candiani, 47 anni, direttore generale dell’azienda tradatese. "Da allora il nostro fatturato è cresciuto, partendo da 5 milioni di euro fino ad arrivare, nelle previsioni 2021, a 36 milioni. Una crescita frutto di investimenti costanti nell’azienda, gestita sempre con mentalità imprenditoriale, anche dopo l’ingresso in Hydac, 10mila addetti in 50 Paesi del mondo. Oggi abbiamo commesse dagli Usa alla Cina, dall’Australia all’India, oltre che in tutta Europa. Ci sono clienti che rinnovano gli ordini con anticipo e aumentando i quantiativi, abbiamo bisogno di manodopera ma si fa fatica a trovarla, soprattutto tra i giovani".