Tutti a tavola con un occhio al portafoglio

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Luci e ombre sulla ristorazione durante le feste. Da un lato più presenze, ma consumendo un piatto solo, e dall’altro le famiglie della Monza bene che ordinano chef, cameriere e sommelier a domicilio, valorizzando l’offerta locale.

"Per il pranzo di Natale – racconta Vincenzo Butticé, titolare del ristorante Il Moro – 12 famiglie monzesi avranno lo chef privato che andrà a casa a cucinare lo stesso menu che serviremo al ristorante". Per capodanno altre 4 cene verranno cucinate direttamente a casa, con tanto di cameriere e sommelier.

Si abbina così l’intimità conviviale del focolare domestico con pranzo o cena super chic, a base di ostriche e caviale, zuppa berrettina della Brianza, polpo e lassani (erba siciliana), brodo di cappone e ricci di mare, riso gamberi e tartufo, pescato in guazzetto e veneziana.

Tutto esaurito nel locale sia al pranzo del 25 che per Capodanno: i clienti prenotano a scatola chiusa, fidandosi della qualità. D’altro canto l’aumento dei costi delle materie prime, dall’olio di girasole ai gamberi fasalire i prezzi anche nei ristoranti.

"I clienti hanno voglia di venire al ristorante – osserva Gaincarlo Tamburrino, titolare di Pinuccia a’ mare – ma l’impressione è che la guerra sia occasione per aumenti dovuque e comunque. Si sta a galla tra fidi e carte di credito, ma il trend si evidenzia dagli affezionati. Clienti che prima facevano più ordinazioni, adesso scelgono un antipasto e un fritto misto e chiudono il conto. Dal canto nostro, dalle tovaglie, alla luce, riscaldamento, approvvigionamenti e persino le verdure, tutto è aumentato. Le zucchine che prima all’ingrosso costavano 1.30 euro al chilo, adesso vengono vendute a 3.70. Altri generi hanno subito aumenti di 20 o 30 centesimi che però incidono nel complesso". Per Natale tengono le prenotazioni storiche: basta qualche famiglia e sono già 70 persone che valgono la giornata.

C.B.