"Tre nuovi giudici, ma è una goccia nel mare"

Per Patrizia Gallucci, presidente facente funzioni uscente, è troppo poco per coprire le voragini nell’organico del sesto tribunale d’Italia

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di Stefania Totaro

In Tribunale sbarcano altri tre nuovi giudici. Ma la coperta della giustizia monzese è sempre corta, non solo per i magistrati, ma anche per il personale amministrativo e per la carenza di spazi adeguati.

Gli ultimi arrivati sono Carmelo De Paola, che prenderà servizio al settore penale, e Giulia Caliari e Francesco Ambrosio al civile. Ma ancora non basta e a stilare un ultimo bilancio è la presidente facente funzioni uscente del Tribunale di Monza Patrizia Gallucci, che dopo 15 mesi cede il posto alla nuova nominata Maria Gabriella Mariconda.

"L’immissione dei nuovi magistrati è una preziosissima ventata di energia in un Tribunale che aveva visto una fuoriuscita per pensionamenti o per trasferimenti al Tribunale di Milano, in Corte di Appello o alla Cassazione di moltissimi magistrati di esperienza – sostiene Patrizia Gallucci –. Un contributo meraviglioso dato da questi giovani colleghi che hanno grandissima competenza, grandissimo equilibrio e una voglia di collaborare alla gestione del Tribunale encomiabile. Mi hanno aiutato moltissimo anche loro e hanno fornito contributi importanti e consentito di migliorare una situazione che era critica perchè i carichi sono pesanti. L’ufficio gip nel passato ha visto 20mila sopravvenienze con solo 6 magistrati. La sezione penale ha in carico 8mila fascicoli monocratici e noi siamo nominalmente in 13 escluse le maternità. Per il civile, alla sezione lavoro sono rimasti in 3. Questa immissione di nuovi magistrati non permetterà comunque di coprire tutte le vacanze di organico perché ci sono state troppe uscite e neanche il nuovo bando nazionale potrà darci tutto il sollievo di cui necessitiamo".

La mancata copertura del 25% nell’organico del personale togato è nulla in confronto a quella del personale amministrativo nonostanti alcuni nuovi arrivi. L’unica valanga di personale che ha travolto il Tribunale monzese è quella dei funzionari dell’ufficio del processo, a tempo determinato e di ausilio al giudice.

"Questi funzionari hanno veramente rivoluzionato tutta la nostra organizzazione – continua – Abbiamo dovuto costituire l’ufficio del processo, ristrutturare, riorganizzarli, trovare un posto dove fare lavorare queste persone e ancora ci stiamo impegnando per la loro formazione per permettere loro di lavorare nella maniera più proficua possibile. Sono molto fiduciosa sull’utilità di questa figura che veramente può fare la differenza se ben gestita. Anche se non è semplice perché non abbiamo la possibilità di avere un controllo diretto sul lavoro che viene svolto, è una figura ibrida tra la cancelleria e i giudici".

Patrizia Gallucci, che ora resta presidente della sezione penale e di Corte di Assise e coordinatrice dell’ufficio gip, ricorda anche come il Tribunale di Monza "è il sesto in Italia per bacino di utenza, ma non vede una corrispondente valutazione delle sue esigenze logistiche. Ci sono da affrontare ancora alcuni traguardi come la ristrutturazione dell’ala est del Tribunale, che toglierà una gran fetta dei locali per lo svolgimento dell’attività, mentre stiamo aspettando che il Ministero concluda l’iter per la locazione di una nuova struttura. Si tratta di lavori finanziati con il Pnrr, quindi devono essere iniziati e finiti in tempi precisi. Esiste anche un altro importante traguardo, il tentativo di individuare una sede per collocare tutto il Tribunale civile, in un territorio imprenditoriale come quello brianzolo".