Tra balordi e delinquenti "Guidiamo con la paura"

I conducenti: più sicurezza anche per i passeggeri, la sera meglio non salire

Tra balordi e delinquenti  "Guidiamo con la paura"

Tra balordi e delinquenti "Guidiamo con la paura"

"Dopo una certa ora, a Monza, è meglio non prendere i mezzi pubblici". È spietato il messaggio che Giovanni Riccardi, segretario generale Trasporti Cgil, ha raccolto dagli autisti dei pullman. Conducenti stanchi e spaventati ad ogni corsa per le violenze verbali e a volte anche fisiche che devono sopportare. Insieme ai passeggeri. "La situazione sta peggiorando – spiega –. Sui mezzi pubblici la sicurezza non c’è. Tra studenti e pendolari ci sono anche molte persone tutt’altro che raccomandabili. Sugli autobus, soprattutto dopo le 18, ma anche in pieno giorno viaggiano molte persone dedite all’uso di alcol e di droga che disturbano i passeggeri". Succede anche nei fine settimana, soprattutto il sabato pomeriggio. "Molta delinquenza viaggia sui pullman – continua il sindacalista –. Si tratta perlopiù di stranieri tra i 25 e i 40 anni, che salgono sui mezzi a Milano, Sesto San Giovanni e Cinisello Balsamo e poi arrivano a Monza. Gente che bivacca da una piazza all’altra e che per muoversi usa il pullman". La situazione diventa particolarmente pericolosa soprattutto quando fa buio. Le aggressioni verbali sono all’ordine del giorno ma, in alcuni casi, si arriva anche alle mani. "Come è successo tempo fa a un conducente. Un passeggero straniero gli aveva chiesto di fermarsi a metà tragitto ma, da regolamento, non era possibile. L’autista è stato insultato e poi l’uomo, sceso dal pullman, con un pugno ha rotto il finestrino dalla parte del conducente". Ma ci sono situazioni ancor più gravi, come quella della studentessa importunata sull’autobus e poi seguita in strada una volta scesa. "I conducenti cercano di monitorare la situazione, ma in caso di pullman molto affollati diventa difficile individuare questi personaggi. La cosa migliore è cercare di avvicinarsi al conducente e avvisarlo subito del pericolo". La richiesta è quella di intensificare i controlli per la sicurezza di autisti e passeggeri: "Alle aziende chiediamo maggiori controlli su certe linee e in certe fasce orarie con l’impiego dei controllori. Dove questo non è possibile, allora serve la presenza delle forze dell’ordine sui mezzi. Tutto ciò in attesa che le aziende si dotino di un sistema informatico, già presente in altre province, con cui l’autista senza farsi notare possa lanciare l’allarme allertando direttamente le forze dell’ordine che, geolocalizzando la posizione del mezzo, arrivano velocemente alla prima fermata utile".

Barbara Apicella