Tiziana Morandi, la mantide della Brianza: narcotici e rapine, "ma è tutto un equivoco"

Una decina di uomini nella sua tela. Indagini chiuse, lei è pronta a farsi interrogare per ridimensionare le accuse

Tiziana Morandi

Tiziana Morandi

Monza 19 ottobre 2022 - La Procura di Monza presenta il conto alla mantide della Brianza, che ha intenzione di farsi interrogare per ridimensionare le accuse. Per il pm monzese Carlo Cinque Tiziana Morandi, 47enne residente a Roncello, ha narcotizzato con benzodiazepine e poi rapinato una decina di uomini tra i 27 e gli 84 anni. Imputazioni ora contenute nella conclusione delle indagini firmata dal magistrato e notificata alla difesa della donna, che ha già cambiato più di un avvocato. Per Tiziana Morandi, arrestata lo scorso luglio dai carabinieri e più di una volta trasferita dal carcere in ospedale per motivi di salute, dovuti anche al fatto che a causa dello choc di questa vicenda giudiziaria è molto dimagrita, in molti casi si tratta solo di "equivoci". Le indagini dei militari della Stazione di Bellusco sono partite quando, nell’agosto del 2021, un 83enne di Roncello è stato trovato dal figlio in casa in stato di incoscienza.

Gli esami tossicologici

Trasportato al pronto soccorso dell’ospedale di Vimercate, fortunatamente riuscendo a cavarsela, i medici dall’esame tossicologico avevano scoperto che l’anziano risultava avere assunto della benzodiazepina, un calmante molto potente. L’83enne aveva raccontato ai carabinieri di essersi addormentato dopo avere bevuto una camomilla in compagnia di una donna che si era presentata alla sua porta per una raccolta di soldi per beneficenza. Quando si era risvegliato in ospedale aveva scoperto che dal suo collo era sparita la collana con alcune medagliette e la fede dal dito.

La tecnica della mantide

Secondo l’accusa, si tratta della stessa tecnica usata dalla Morandi nei confronti di un 84enne di Roncello e di un 67enne della provincia di Como. E pure nei confronti di un 71enne dell’Irpinia che, dopo avere chattato con la 47enne su Facebook, nel parlare delle sue passioni le aveva confidato la sua intenzione di vendere la sua collezione di monete e pennini d’oro del valore di circa 80mila euro. La “mantide“ avrebbe fatto credere all’uomo di conoscere persone del settore per piazzare la merce, invitandolo ad incontrarsi. Il 71enne, nel giugno scorso, avrebbe abboccato.

La bevanda e i monili

Arrivati in un centro commerciale, l’anziano sarebbe stato intontito dalla solita bevanda e la 47enne, approfittando del suo stato confusionale, sarebbe riuscita ad utilizzare la sua carta di credito per acquistare 4mila euro di monili in oro presso una gioielleria, nonché capi di abbigliamento per un valore di circa 100 euro. Successivamente, facendogli credere di avere reperito un compratore per le monete, lo avrebbe convinto a prendere un treno per Torino, ma giunti in stazione la donna si sarebbe allontanata con la scusa che il compratore aveva avuto un contrattempo.

La trappola sui social

Il 71enne nel frattempo aveva avuto un malore ed era stato ricoverato in ospedale, dove aveva scoperto che la sua preziosa collezione di monete e pennini era sparita. Dopo l’arresto altre tre persone si sono unite a quelli che l’hanno già denunciata. Si tratta di un milanese di 51 anni, di un uomo di Trezzo di 28 anni e di un brianzolo di Lentate sul Seveso di 55 anni. La 47enne anche in questi casi li avrebbe sedati con alcuni tranquillanti e li avrebbe rapinati. In particolare il primo uomo la “mantide“ lo avrebbe conosciuto sui social e si sarebbero dati appuntamento per un massaggio visto che la 47enne farebbe di professione proprio la massaggiatrice. Ma il 51enne si sente male e quando se ne va via, si accorge che gli manca un braccialetto e dei soldi.

Gli altri colpi

A quel punto lui la contatta e lei gli dice che il braccialetto si è sfilato durante il massaggio e glielo restituisce, ma dei soldi dice che lei non sa nulla. Il secondo uomo lo avrebbe conosciuto tramite un’amica. In sua compagnia beve una Coca-cola e si sente male. Lui si risveglia il giorno dopo in ospedale e gli dicono che era uscito fuori strada con la macchina. All’appello mancano 120 euro in contanti. Il terzo uomo lo avrebbe conosciuto sempre su Facebook e da lui sarebbe riuscita a farsi consegnare 50 euro parlandogli di una fantomatica operazione ad un bimbo malato. Poi si rivedono per una pizza, lui beve una bibita e anche lui esce di strada con la macchina. Tiziana Morandi, secondo la denuncia, era seduta accanto a lui in auto e poi sarebbe sparita, questa volta senza appropriarsi di nulla.