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"Abbiamo vinto al SuperEnalotto". Ma è un solo trucco per rubarle i soldi appena ritirati dalla banca

Si fanno portare in un bar per riscuotere la vincita ma in realtà le svuotano la borsetta di Dario Crippa

Polizia

Monza, 23 agosto 2014 - Un biglietto vincente del Superenalotto. Un bar da trovare nelle vicinanze dove andare a riscuotere la vincita. Una donna ingenua, originaria dello Sri Lanka ma residente in città, truffata da due italiani. Questi gli ingredienti della strana denuncia che si sono ritrovati a raccogliere giovedì nel tardo pomeriggio gli agenti del Commissariato di Polizia di Monza. Che hanno raccolto un racconto a tratti incredibile.

Tutto andrebbe in scena giovedì intorno alle 16. La donna va a fare un prelievo in banca in piazza Diaz. Evidentemente, la stanno seguendo.  Quando esce dalla banca, viene infatti avvicinata da due uomini, dall’aria molto educata e distinta, italiani. Le spiegano che hanno vinto una somma importante al Superenalotto ma che sono di fretta. Devono assolutamente riscuotere il prima possibile la vincita ma non conoscono la città - dove sono soltanto di passaggio - e chiedono aiuto per trovare un bar con annessa ricevitoria. Forse - ma questo la donna non lo dice - promettono anche una piccola ricompensa alla loro vittima se ce li accompagnerà. Addirittura, i due uomini le infilano la ricevuta del biglietto nella borsetta, come a comprovare la veridicità delle proprie affermazioni. La donna ci casca. E conduce i due signori nel bar più vicino. Una volta nel locale, però, la donna ha un impellente bisogno di andare alla toilette e si assenta per pochi minuti.

Al suo ritorno, però, dei due uomini non ce più traccia. La donna li cerca, con lo sguardo e poi chiedendo informazioni agli altri avventori. Tutto inutile, della «fortunata» coppia di vincitori non c’è più alcuna traccia. E quando la donna apre la borsetta per cercare la ricevuta del biglietto del Supernealotto, non trova più i suoi soldi - parecchi - che aveva appena prelevato in banca: ben 900 euro

E la ricevuta del biglietto? Ovviamente non serve a nulla e per giunta non fa riferimento ad alcuna effettiva vincita. A quel punto alla signora, una cinquantacinquenne residente a Monza, non rimane altro che recarsi al Commissariato di Polizia di viale Romagna a Monza e raccontare come due sconosciuti l’avrebbero «gabbata» e derubata. Ormai, però, le speranze di ritrovare il malloppo perduto sembrano davvero pochissime.

di Dario Crippa