REDAZIONE MONZA BRIANZA

Rimandato di due mesi il terzo appello Vivacqua

A Milano sono troppi gli arretrati accumulati nei mesi di lockdown alla Corte di Assise di Appello

Slitta di due mesi, per l‘arretrato di processi causato dall‘emergenza Coronavirus, il terzo processo di appello per gli imputati dell’omicidio di Paolo Vivacqua.

Doveva tenersi il 10 novembre invece è stata fissata al 14 gennaio, ad oltre 9 anni dai fatti, l’udienza davanti ad una nuova sezione della Corte di Assise di Appello di Milano (la terza, che dovrà essere composta quindi apposta con un nuovo collegio di giudici) per l’uccisione del rotamat siciliano, ammazzato il 14 novembre 2011 con sette colpi di pistola nel suo ufficio di Desio.

I giudici devono decidere sulla responsabilità per il presunto mandante Diego Barba e il presunto intermediario Salvino La Rocca, condannati a 23 anni di reclusione ciascuno. E solo sull’aggravante della premeditazione per Antonino Giarrana e Antonino Radaelli, ritenuti gli esecutori materiali del delitto e condannati all’ergastolo. Nella prima sentenza di appello era stata avallata in toto la decisione dei giudici della Corte di Assise di Monza.

Nel primo ricorso in Cassazione, invece, la Suprema Corte ha disposto di rinnovare il processo per trovare un movente certo per l’omicidio.

La Corte di Assise di Appello bis ha confermato le condanne di primo grado per tutti gli imputati, ma la Corte di Cassazione bis ha annullato nuovamente la sentenza di appello bis con rinvio per il sesto giudizio su questa storia infinita.

Mentre Diego Barba e Salvino La Rocca sono stati nel frattempo scarcerati per scadenza dei termini di custodia cautelare.

S.T.