Monza, aveva rapinato una nonna con il nipotino: marocchino espulso

La donna e il piccolo erano caduti a terra. L'uomo aveva finito di scontare in carcere una pena di 3 anni e 10 mesi

L'operazione è stata condotta dalla polizia

L'operazione è stata condotta dalla polizia

MONZA, 4 febbraio 2022 - Aveva rapinato una nonna col nipotino di due anni nel passeggino facendo rovinare a terra tutte e due.Un altro straniero accompagnato alla frontiera nello spazio di meno di una settimana, il contrasto all’immigrazione clandestina avviato con forza dal nuovo questore Marco Odorisio prosegue. Stavolta il soggetto ritenuto socialmente pericoloso - dopo lo spacciatore e stupratore algerino portato al Cpr l'altro giorno – è un cittadino irregolare di origine marocchina responsabile di numerosi reati predatori e violenti. 

Nella giornata di ieri, personale dell’Ufficio Immigrazione della Questura ha eseguito l’accompagnamento presso il Centro di Permanenza per i Rimpatri di Gradisca d’Isonzo (Gorizia) di un cittadino marocchino scarcerato dopo aver scontato una pena detentiva di 3 anni e 10 mesi per rapina aggravata, lesioni personali, violenza e resistenza a pubblico ufficiale.

Merita ricordare un episodio in particolare di cui era costellata la fedina penale del nordafricano: nel 2018, infatti, lo straniero aveva rapinato una donna anziana mentre conduceva un passeggino con il nipotino di due anni, aggredendola alle spalle per strapparle la borsa con una violenza tale che la donna veniva scaraventata a terra, trascinando con sé il passeggino. Ne erano seguite lesioni, fortunatamente non gravi, sia per l’anziana sia per il bambino, che aveva subito un lieve trauma cranico. Nella stessa giornata, il cittadino marocchino si era reso responsabile anche di un furto a bordo di un'autovettura e, successivamente arrestato, si era scagliato contro gli agenti operanti durante le operazioni di fotosegnalamento, provocando anche a loro lesioni non gravi.

Il cittadino marocchino, irregolarmente presente in Italia dal 2005, si è reso responsabile di numerosi reati di natura predatoria (soprattutto furti aggravati) e di spaccio di sostanze stupefacenti per i quali è stato più volte condannato a pene detentive, cumulando, dal 2009 al 2017, condanne per un totale di circa 5 anni. Più volte oggetto di provvedimenti di espulsione, mai materialmente eseguiti a causa dei numerosi alias dichiarati in occasione dei numerosi arresti da parte delle forze di polizia, lo straniero si è spesso reso responsabile di episodi di intemperanza nelle strutture carcerarie ove è stato detenuto. Espiata la pena per il marocchino è stata disposta l’espulsione dal territorio dello Stato come soggetto socialmente pericoloso e, grazie al posto messo a disposizione dalla Direzione Centrale per l’Immigrazione del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, il nordafricano è stato accompagnato presso il C.P.R. di Gradisca d’Isonzo, ove sarà trattenuto per il tempo necessario all’esecuzione del provvedimento espulsivo per il definitivo allontanamento dal territorio italiano.