Giussano, colpo da 200mila euro in pellicceria

Spaccata con auto ariete, i ladri si sono costruiti uno scivolo per salire sul marciapiede

La pellicceria presa d'assalto

La pellicceria presa d'assalto

Giussano (Monza e Brianza), 20 dicembre 2017 - A POCHI giorni da Natale la “Pelliceria" di piazza San Giacomo, nel centro storico di Giussano, ha subito un pesante furto con spaccata: 200mila euro di bottino e danni alla struttura intorno ai 50mila euro.

Il colpo è stato messo a segno tra martedì e mercoledì poco prima delle 2. I ladri hanno utilizzato un fuoristrada come ariete per sfondare la saracinesca del negozio.

Anche se l’allarme è partito, poiché collegato alla vigilanza privata, i predoni hanno proceduto in modo scrupoloso con il loro piano perfetto e veloce. Come se già conoscessero i tempi per agire.

Per effettuare il colpo i malviventi hanno usato una Volkswagen Sharan risultata rubata, un cartello stradale, una mazza e delle assi in legno per creare uno scivolo sul marciapiede. Subito dopo, è stato un attimo entrare e razziare l’attività commerciale piena di prodotti per gli acquisti di Natale.

Sulla seconda auto hanno caricato le pellicce per poi darsi alla fuga. Il risultato della razzia è stato rilevante: secondo una prima ricostruzione dei carabinieri di Seregno, il valore delle pellicce rubate ammonta a oltre 200mila euro. Poi, ci sono i danni alla struttura: si pensa ad almeno 50mila euro per rifare la vetrata principale. Per riuscire ad avere successo nel mettere a segno la spaccata, i banditi non hanno esitato a rimuovere perfino le pesanti fioriere che il titolare del negozio aveva sistemato davanti alle vetrine con gli addobbi natalizi.

La zona è monitorata da una serie di telecamere a circuito chiuso.

Ora i carabinieri della Stazione di Giussano e del Nucleo radiomobile del Comando di Seregno le stanno controllando in maniera minuziosa: con l’obbiettivo di scoprire gli autori della spaccata e arrestarli. Secondo le prime indagini, gli autori del furto sarebbero almeno tre. I malviventi hanno avuto anche il tempo di realizzare una sorta di scivolo, con assi di legno, sul quale il pesante automezzo sarebbe salito. Un espediente per fare in modo che l’urto riuscisse ad aprire un varco nella saracinesca.