Vimercate: 10 domande al sindaco Brambilla

"Lascio la città con tanti progetti conclusi e la capacità di portare a termine quelli di domani" di ANTONIO CACCAMO

Il sindaco Brambilla

Il sindaco Brambilla

Vimercate (Monza), 9 gennaio 2015 - Paolo Brambilla, 51 anni, sposato, una figlia. Ultimo di 4 fratelli, è diplomato ragioniere e lavora in uno studio di consulenza dove si occupa di agevolazioni, crisi aziendali e contenziosi. Di formazione cattolica, ha fatto parte prima Democrazia Cristiana e poi Partito Popolare, è approdato nella Margherita prima di aderire al Partito Democratico al momento della sua nascita. E’ stato eletto per la prima volta sindaco di Vimercate nel 2006 con il sostegno di una coalizione di centrosinistra ed ha bissato il successo nel 2011, vittorioso al primo turno entrambe le volte. 1. Alle elezioni comunali di giugno lei non potra’ ricandidarsi avendo raggiunto i due mandati consecutivi. Che citta’ consegnera’ al futuro sindaco e come la lascia a distanza di 10 anni, quando ha cominciato la sua esperienza amministrativa? Ho amministrato Vimercate dal 2006 ad oggi, in anni difficili dal punto di vista economico per tutto il sistema Italia. Ne ha risentito anche la nostra città: sono cambiati e aumentati i bisogni da un lato, abbiamo avuto meno risorse dall’altro, specie per gli investimenti. Abbiamo dovuto operare con maggiore efficienza per continuare a rispondere ai bisogni ed aumentare, nonostante tutto, i servizi. Credo ci siamo riusciti, salvaguardando il territorio, portando imprese nuove in città ed opportunità formative per i giovani, salvaguardando il sostegno ai più deboli, introducendo innovazione in Comune, investendo in cultura, azzerando l’indebitamento.

2. Ha dei ripianti? C’e’ qualcosa che avrebbe voluto fare e non e’ riuscito a realizzare? Avrei voluto potere disporre delle risorse del Comune per investire in opere senza i vincoli del patto di stabilità. Nelle casse comunali abbiamo almeno 5 milioni di euro che non possiamo spendere per vincoli statali. Potremmo avere marciapiedi e strade più curate e sicure, una città più pulita, parchi più ordinati, migliore manutenzione nelle scuole, impianti sportivi moderni, un arredo urbano più decoroso. Ho poi il rammarico di non avere potuto restituire alla città durante il mio mandato la piscina di via degli Atleti ristrutturata, avendo dovuto risolvere il contratto per inadempienza dei soggetti che si erano aggiudicati la gara.

3. Di quale risultato si sente particolarmente fiero di avere raggiunto? Abbiamo dimostrato che riqualificare le aree industriali è possibile, in modo sostenibile dal punto di vista ambientale. Lo abbiamo fatto con l’area ex-Bassetti, lo stiamo facendo con successo all’Energy Park: liberando dall’amianto e da aree industriali dismesse parti intere di città, abbattendo muri e aprendo giardini, e trovando nuove occasioni di lavoro per i nostri giovani. Un progetto complesso ma entusiasmante, Nel quale abbiamo dimostrato di credere fino in fondo, nonostante i tanti scettici o contrari. Abbiamo avuto ragione. Come abbiamo avuto ragione nel pensare che investire in cultura, come abbiamo fatto con Villa Sottocasa e Must, è sostenibile e vitale: ogni anno 30.000 presenze lo certificano.

4. Da anni, voi sindaci, vi battete per ottenere il prolungamento della metropolitana da Cologno a Vimercate, secondo lei arrivera’ mai la metro? L’emergenza inquinamento che ogni anno avvolge il nostro territorio va affrontata con interventi di carattere strutturale. Molti Comuni, tra i quali quello di Vimercate, hanno adottato il PAES e stanno adottando azioni per diminuire i consumi, utilizzare energie alternative, costruire piste ciclabili, ma diventa cruciale investire nel trasporto pubblico. Il Metrò a Vimercate è una risposta possibile, da solo varrebbe moltissimo in termini ambientali, occorre insistere, il futuro non può che essere li, anche rivendendo le tecnologie con cui realizzarlo

5. Da quando hanno chiuso la Bames e la Sem, l’ex comprensorio industriale dell’Ibm e’ rimasto quasi vuoto. Ci sono speranze che possa essere re-industrializzato? Si, ci sono concrete possibilita’. E' una partita ancora aperta e mi impegnero' affinche' sia vinta fino all’ultimo giorno di mandato. Il sito è ancora competitivo, ha ottimi collegamenti e infrastrutturazioni digitali e non, la proprietà deve convincersi ad appoggiarsi a competenze che esistono per la riqualificazione e per il marketing di questi siti,, valorizzandone la vocazione industriale, e deve capire che le istituzioni, Governo Regione e Comune, sono disponibili ad accompagnare la riqualificazione come esempio pilota nel settore dell’Hi-Tech e dell’ICT. Il Comune non asseconderà altre destinazioni per l’area.

6. I partiti di opposizione svolgono un prezioso ruolo di controllo del governo locale e sono l’anima della democrazia, ha qualcosa da rimproverarsi nei loro confronti e qualche critica da muovere alla minoranza in consiglio comunale? La minoranza in Consiglio Comunale in questi anni ha fatto la scelta di appiattirsi sulle posizioni di chi ha puntato tutte le sue energie a rimestare nel torbido, nella sterile denuncia di una fantomatica arrendevolezza dell’Amministrazione ai poteri forti di operatori privati, della mancanza di trasparenza, del supporto indiscriminato ad ogni lamentela qualunque essa fosse. Mai una proposta concreta per il lavoro, mai una strategia per affrontare i limiti agli investimenti con la quale confrontarsi, mai la possibilità di misurarsi su loro proposte alternative in campo energetico, sportivo, culturale, educativo. Noi non potevamo aspettarli. avevamo un programma da realizzare, l’abbiamo fatto, era il nostro dovere.

7. Vimercate da quasi 20 anni e’ governato dal Centrosinistra, c’e’ un segreto dietro al successo, ripetuto nel tempo, della sua coalizione? Credo che la ragione sia semplice: con tutti i nostri limiti, siamo stati in grado di proporre ai nostri concittadini, al nostro tessuto produttivo, alle nostre associazioni, un’idea di città comune sulla quale lavorare insieme, in modo dinamico, adeguando attività e proposte amministrative ai bisogni mutevoli dei vari soggetti della nostra comunità: con un approccio non ideologico ma pragmatico, ed al contempo fortemente radicato ai valori della solidarietà, del dovere civico, della trasparenza, della partecipazione, della legalità, dell’efficienza, dell’attenzione all’ambiente. Sempre capaci di comporre le differenze e trovare sintesi positive. Dimostrando coerenza tra quanto proponevamo e le persone che abbiamo via via proposto nei ruoli amministrativi. Che hanno sempre messo per intero la loro faccia e la loro credibilità personale in quello che facevano. 8. Il vecchio ospedale di Vimercate, ormai dismesso, attende di essere restituito a nuova vita, a che punto e’ il progetto di recupero? Molto a buon punto. Conto, prima della fine del mandato di riuscire a portare in Consiglio un’ultima proposta di condivisione per l’intervento che disegnerà la Vimercate del 2030, e di approvare in Giunta il Programma Integrato di Intervento: concludere così un lavoro di quasi 10 anni, partire con la sua concreta realizzazione, che impiegherà quindici anni per concludersi. Un pezzo di storia per Vimercate. 9. L’anno scorso, lei, insieme all’onorevole Roberto Rampi, che e’ stato vicesindaco di Vimercate, e’ stato toccato dalla vicenda giudiziaria legata alla recupero dell’ala privata della Villa Sottocasa. Cosa ci puo’ dire a questo proposito? Poco, c’è un processo in corso, che mi pesa da un punto di vista personale, ma che ho fiducia possa consentire di chiarire come abbia operato in ogni occasione, anche in questa, con la massima diligenza della quale posso essere stato capace. Cammino per le strade di Vimercate con la testa alta, continuerò a farlo anche dopo il giudizio.

10. Ha qualche consiglio da dare a Mariasole Mascia, che gli elettori del Centrosinistra hanno scelto come candidata sindaco alle amministrative di giugno? L’avvocato Mascia ha collaborato con me in giunta in questi ultimi tre anni, oltre che essere stata in Consiglio Comunale nei due precedenti. Conosco le sue capacità, credo che gli elettori del centrosinistra, nelle elezioni vere, potranno andare sul sicuro, ed i cittadini di Vimercate avere un buon sindaco. Ha la giusta esperienza amministrativa per sapersi muovere con competenza nell’Istituzione e nella città, e la necessaria freschezza per sapere interpretare i cambiamenti ed il dinamismo di una città complessa come Vimercate. Un consiglio? Ascoltare tutti, condividere gli approfondimenti necessari, ma anche sapere decidere.

di ANTONIO CACCAMO