Oltre mille imprese parlano straniero La fotografia dell’economia in città

Dall’artigianato alla ristorazione ai servizi un’azienda su 10, su un totale di 11.127, non è italiana. I primi in classifica sono gli egiziani con 267 attività, seguono i romeni con 116 e i cinesi terzi a 93.

Oltre mille imprese parlano straniero  La fotografia dell’economia in città

Oltre mille imprese parlano straniero La fotografia dell’economia in città

di Martino Agostoni

A Monza lo spirito di "fare impresa" supera i confini e anche qualche luogo comune. E ormai da anni l’etichetta di “negozi etnici” non è più sufficiente per definire le attività commerciali aperte in città che non hanno un titolare italiano così come non è più una sorpresa, cercando tra gli annunci di idraulici, muratori o artigiani, vedere arrivare a casa per una riparazione un tecnico romeno o albanese. Per non parlare del settore della ristorazione, dei bar o delle agenzie di servizi dove è quasi normale che a capo ci siano un imprenditore egiziano, cinese od originario del Bangladesh. A Monza il numero di imprese attive è pressoché stabile da anni, intorno alle 11mila attività aperte in città in tutti i settori – esattamente 11.127 secondo i dati della Camera di commercio aggiornati al 31 dicembre 2022 – mentre nel tempo stanno aumentando quelle gestite da titolari stranieri. E l’aggiornamento dell’ultimo anno indica che a Monza un imprenditore ogni 10 non è italiano, tanto che in città le imprese attive guidate da stranieri nel 2022 sono 1.079 su totale di poco più di 11mila.

È una diffusione progressiva che non segue solo l’andamento dei flussi migratori che in città sono pressoché stabili e bassi da molti anni rispetto al boom a cavallo degli anni ’90 e inizio 2000, ma anzi sembra essere indicativa di una crescente stabilità sociale e integrazione delle comunità straniere monzesi. Infatti, i dati storici dicono che nel 2000 a Monza gli imprenditori non italiani erano appena 177, un numero quadruplicato in una decina d’anni tanto che nel 2012 si contavano in città quasi 800 imprese non italiane, fino ad arrivare ai numeri di oggi con quasi il 10% di società con titolari stranieri.

Rispetto alle nazionalità con il maggior spirito imprenditoriale, a Monza i primi in classifica sono gli egiziani con 267 imprese attive, seguono i romeni con 116 attività aperte, quindi terzi i cinesi a 93, mentre subito dopo arrivano albanesi (88), marocchini (69), bengalesi (44) e moldavi (35). Per quanto riguarda i settori in cui l’imprenditoria straniera è più diffusa a Monza, in testa ci sono le imprese di costruzioni con 308 imprese edili con titolari non italiani, segue il commercio con 264 tra attività all’ingrosso o negozi al dettaglio, poi le agenzie di servizi con 211 società operative e quindi 76 attività aperte nel settore ricettivo e della ristorazione.