
Nuovo attacco alla Giunta. Sequestro Villaggio dei Pini: "La sindaca ora si dimetta"
Il centrodestra a Usmate chiede le dimissioni della sindaca Lisa Mandelli. Nuovo attacco delle forze di opposizione alla prima cittadina dopo il sequestro dei terreni al Villaggio dei Pini al centro dell’inchiesta per presunti affari sporchi sul mattone che ad aprile ha portato in carcere un funzionario comunale e 8 imprenditori della zona. I sigilli, qualche giorno fa, ora la reazione politica. Al centro del caso c’è "la delibera adottata dalla giunta nel 2021 per la realizzazione di un complesso residenziale all’interno dell’area bloccata dalla Procura - spiega il capogruppo Stefano Vimercati (Uniti) - anche stavolta la sindaca è ignara? A nostro avviso le motivazione con cui si disse sì al privato erano aleatorie e anche l’interesse pubblico non ci sembra così chiaro. I dubbi sono tali che ci portano a domandare il passo indietro".
Solo così "si potrà lasciare spazio a un clima imparziale di valutazione e alla nomina di un commissario prefettizio che guidi il Comune ed eviti eventuali danni". Sottoscrivono tutti i consiglieri di minoranza, ci sono anche Daniele Ripamonti, Isabella Rigamonti, Vanessa Amati, Rodolfo Biella. Si attende la reazione dell’amministrazione, che solo due settimane fa aveva ribadito la propria estraneità ai fatti auspicando che l’inchiesta non fosse strumentalizzata "come è stato finora". Mandelli ha anche assicurato che in caso di rinvio a giudizio "il Comune si costituirà parte civile". "Non ci sostituiamo alla magistratura come fa la destra - aveva detto -. Le indagini sono condotte nel più stretto riserbo". Quanto all’ultima, recente visita della guardia di finanza in Municipio, seguita dal sequestro, il centrosinistra aveva spiegato di avere appreso dalla stampa che le nuove pratiche acquisite "deriverebbero da un approfondimento su reciproci rapporti" tra il dipendente comunale finito in manette con l’accusa di corruzione e gli immobiliaristi ai quali avrebbe fatto favori in cambio di denaro trasformando terreni agricoli in edificabili. Sullo sfondo il ricorso al Tar dell’opposizione per ricontare i voti che alle elezioni hanno dato la vittoria alla sindaca per 43 preferenze.
"Abbiamo ottenuto la fiducia dei cittadini e continueremo a lavorare su questa strada. L’esito dimostra che la gente ha votato per le persone, ha scelto chi stava già lavorando per il bene del paese".