
Non solo cani e gatti Scoiattoli, tartarughe capre e pure un airone Dalle cucce alla libertà
di Barbara Apicella
Il portone del rifugio di via San Damiano non si è mai chiuso. Un continuo viavai di ingressi: di animali (non solo cani e gatti) che vengono recuperati ed accolti. Ma sono stati altrettanto numerosi quelli che hanno abbandonato i box per intraprendere una nuova vita (spesso, purtroppo, la parte ormai matura o in alcuni casi finale dell’esistenza) in una nuova famiglia. Un anno pieno di soddisfazioni quello dell’Ente nazionale protezione animali di Monza che, come di consuetudine, a giugno tira le somme dell’anno precedente facendo un bilancio della attività svolte, sia a livello locale sia con i progetti portati avanti a livello nazionale. Il 2022 è stato un anno impegnativo per i volontari guidati dall’instancabile presidente Giorgio Riva. Per quanto riguarda l’aspetto dei numeri, i dati sono pressoché uguali a quelli del 2021 tra ingressi e adozioni (di cani e gatti): nel 2022 sono stati 325 i cani che hanno fatto ingresso nel canile (ne sono usciti 327 di cui 198 hanno trovato una nuova famiglia) e alla fine dell’anno erano 47 quelli accolti nei box, 2 in meno rispetto alla stessa data dell’anno scorso.
Discorso simile anche per i gatti: ne sono arrivati 549, ne sono usciti 566 di cui 172 adottati e al 31 dicembre erano 51 quelli che attendevano una nuova famiglia, un dato migliore rispetto a quello di un anno prima quando al 31 dicembre nel gattile c’erano 68 mici. La maggior parte degli ingressi (soprattutto dei cani) riguardano il recupero di quelli che vagano o che vengono abbandonati. Alcune volte si tratta di cani che sono fuggiti dai giardini di casa o scappati al loro proprietario durante la passeggiata e che poi, una volta accalappiati, attraverso la lettura del microchip è possibile associare al proprietario. In un anno ne sono stati recuperati 181 (circa uno ogni due giorni) e di questi 72 sono stati sottoposti alla sterilizzazione, 87 all’inserimento del microchip e 4 ad altri tipi di interventi chirurgici. Animali accalappiati non solo sul territorio di Monza, ma anche su quello degli altri comuni convenzionati con l’Enpa (Agrate Brianza, Biassono, Brugherio, Carnate, Caponago, Cernusco sul Naviglio, Cornate D’Adda, Concorezzo, Lissone, Muggiò, Seveso, Usmate Velate, Vedano al Lambro e Villasanta).
Ma nel corso del 2022 nel rifugio non sono arrivati solo cani e gatti, bensì altri 423 animali tra cui anche 156 piccioni, 6 scoiattoli grigi, 24 tartarughe, un airone, 8 capre, 4 nutrie e 21 germani. L’Enpa si occupa anche di centinaia di animali di altre specie abbandonati, maltrattati, feriti o ceduti. Tra questi, piccoli animali da compagnia, ma anche grandi erbivori; pennuti da cortile, uccelli esotici e rettili. Anche per loro si cerca un’adozione o una sistemazione idonea. Arrivano inoltre nella struttura numerose specie selvatiche: feriti, sottopeso e incapaci di affrontare il letargo, e giovani nidiacei caduti a terra e in pericolo da predatori. Di norma vengono trasferiti in centri di recupero preposti come il CRAS di Vanzago, in provincia di Milano, gestito dal WWF. Altre volte dopo una visita veterinaria possono essere rilasciati in natura in un luogo idoneo.