Nel negozio di moda etica di Ale la solidarietà diventa una griffe

Il progetto: cooperative e botteghe sociali al lavoro e una parte del ricavato destinata a scopi benefici

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di Alessandro Crisafulli

"Vestiti con i tuoi ideali". Oppure "Il bene veste bene". Sono due degli slogan, molto diretti ed efficaci, che rappresentano APE Social Wear, un’attività di Lissone a suo modo unica: si tratta di un negozio aperto poco prima dell’inizio della pandemia in via Loreto, con tanto di shop online per raggiungere ogni latitudine, di moda etica e solidale. Che vuole creare, diffondere e valorizzare il bene – sotto forma di messaggi positivi ed educativi – attraverso una maglietta, una felpa, o magari dei gadgets.

All People Enlightened, tutte le persone sono luminose, è l’acronimo del nome scelto da Alessandro Ferrari, 49 anni, ideatore del brand. Una scelta coraggiosa, la sua, maturata durante un lungo percorso iniziato da ragazzo, e sfociata nella decisione, tre anni fa, di licenziarsi da scuola, per concretizzare il suo sogno imprenditoriale. "Ho sempre fatto l’educatore prima in oratorio e poi a scuola – racconta –. L’idea di cercare di diffondere il bene attraverso l’abbigliamento mi è nata proprio ai tempi dell’oratorio". Di fronte si trova un ragazzo che indossa una maglietta con scritta una parolaccia. "Io gli ho detto che non andava bene indossarla – sorride – è vero che l’abito non fa il monaco, ma non mi piaceva, poi in quel contesto. Così, gliel’ho fatta togliere. Gli ho dato una maglietta bianca e sopra, con un pennarello, ho scritto “il Bene genera Bene“".

Un successo, con qualche amico che ha iniziato a chiederne una uguale. "Da lì ho capito che si potevano lanciare messaggi positivi attraverso il look". Così mette in piedi l’attività, che cerca di portare avanti accanto al lavoro principale. Poi, tre anni fa, la decisione di dedicarci anima e corpo. E l’apertura del negozio, frenata da due anni di pandemia, ma che adesso sta iniziando a dare i suoi frutti.

Soprattutto sotto Natale, quando ci sentiamo tutti un po’ più buoni. E allora ecco maglie, polo, felpe e pantaloni di tutti i colori, con un grande lavoro grafico ed estetico, e le scritte tra cui scegliere, tipo "Nessun sogno è troppo grande e nessun sognatore è troppo piccolo"; "Ricordati di brillare sempre"; "Non rimandare a domani il bene che puoi fare oggi"; "La pace ha bisogno di me". "L’amore vince tutto". Un’ampia scelta, senza macchie, con aziende, oratori, club sportivi, tra i clienti. Ma c’è di più, perché è l’intero ciclo ad essere impregnato di valori ed etica: le materie prime certificate, la realizzazione in cooperative e botteghe sociali dove lavorano persone con disabilità o fragilità, una parte del ricavato che va, fissa, in beneficenza, per varie realtà e cause sociali. E ancora la collaborazione con associazioni di volontariato e l’azione per cause importanti, ultima l’emergenza profughi dall’Ucraina.

"Al momento ci lavoro solo io in maniera fissa, oltre ad alcuni collaboratori – dice Alessandro – poi una volta a settimana vengono come commessi dei ragazzi con disabilità. Per il 2023 spero di trovare qualcuno che creda nel progetto e mi aiuti a svilupparlo". Perché sempre più persone possano vestire le loro idee, positive, per cambiare, insieme, il mondo.