Monza, molestie a sfondo sessuale nei confronti di una 15enne: preso ed espulso

Il cittadino albanese era irregolare dal 2015 e si era già reso protagonista di atti persecutori ai danni di una minorenne

Polizia a Monza

Polizia a Monza

Monza, 21 maggio 2022 - Nella giornata di ieri, verso le 10, perveniva alla sala operativa della Questura una segnalazione relativa a un giovane che di lì a poco si era reso responsabile di molestie a sfondo sessuale nei confronti di una ragazzina di 15 anni. Sul posto convergevano prontamente due equipaggi delle volanti della Questura che si prendevano cura della giovane, apprendendo come qualche istante prima, mentre usciva dalla stazione ferroviaria, era stata avvicinata da un ragazzo che aveva tentato di palpeggiarla. La vittima aveva mantenuto sufficiente sangue freddo per imprimersi la sua descrizione dettagliata in mente consentendo l’immediata individuazione del molestatore.

Lo stesso accompagnato in Questura da più approfonditi accertamenti risultava essersi già reso responsabile del reato di atti persecutori nei confronti di una minore: in tal caso aveva iniziato a inseguire la vittima nei luoghi da lei frequentati, rivolgendole ripetuti apprezzamenti e diventando aggressivo con chi le stava vicino, nonostante il suo rifiuto e l’invito a lasciarla stare, tanto da essere sottoposto al provvedimento di divieto di avvicinamento. Inoltre, era stato anche trovato in possesso di materiale pedopornografico all’interno di un tablet di cui era in possesso. A quel punto l’Ufficio Immigrazione della Questura, ottenuto il nulla osta all’espulsione da parte dell’Autorità Giudiziaria, prenotava di lì a poche ore un volo Milano – Tirana. E alle 17 del 20 maggio ha eseguito l’accompagnamento alla frontiera di Milano Malpensa del cittadino albanese irregolare dal 2015, imbarcandolo sull’aereo con destinazione Tirana, per il definitivo allontanamento dal territorio nazionale.

Ancora, nella giornata di giovedì, personale dell’Ufficio Immigrazione della Questura con provvedimenti del Questore, Marco Odorisio, ha definitivamente allontanato dal territorio nazionale con collocamento presso CPR altri due cittadini stranieri gravati da numerosi precedenti penali. Un cittadino marocchino del 1995, irregolare dal 2017 è stato accompagnato al C.P.R. di Torino, dove è stato trattenuto in attesa del definitivo allontanamento dal territorio italiano. Il cittadino marocchino fino al 2017 era stato titolare di un permesso di soggiorno per famiglia, successivamente revocato a seguito dei numerosi reati contro il patrimonio commessi; dal suo arrivo in Italia nel 2011 in avanti si era reso responsabile di reati di violenza e resistenza a pubblico ufficiale oltre a numerosi furti, anche all’interno di abitazioni; in un’occasione il furto in abitazione si era trasformato in rapina impropria, in quanto per rubare delle biciclette poste all’interno di un garage il nordafricano aveva usato violenza nei confronti del loro proprietario che, accortosi del furto, lo aveva inseguito. Per questi fatti è stato giudicato colpevole e condannato alla pena della reclusione di un anno.

Un altro cittadino algerino, del 1995, sbarcato clandestinamente nel 2017 sulle coste sicule, è stato accompagnato al C.P.R. di Milano, dove ora è trattenuto in attesa del definitivo allontanamento dal territorio italiano. L'uomo era stato scarcerato dalla Casa Circondariale di Monza, ove si trovava per scontare una pena di un anno per furto aggravato, in quanto all’interno della metropolitana, approfittando della ressa in salita sui treni, con non comune abilità e destrezza aveva aperto la borsa di una passeggera e ne portato via un portafogli che aveva poi nascosto all’interno del suo giubbotto. Il cittadino algerino in altre numerose volte era stato denunciato per furto aggravato, sempre borseggi all’interno di autobus, treni e metropolitana. Inoltre, anche all’interno delle case Circondariali dove era stato recluso si era reso responsabile di resistenza e violenza a pubblicoufficiale.

In questi stessi giorni, ulteriori provvedimenti nell’ambito della lotta alla criminalità diffusa sono stati adottati dal Questore. Infatti, solo nell’ultima settimana l’attività della Divisione Polizia Anticrimine ha portato all’emissione di 3 provvedimenti di Avviso Orale, 2 Fogli di Via Obbligatori con rimpatrio nel comune di residenza e di 2 ammonimenti. I reati commessi dai destinatari delle misure di prevenzione vanno dalla rapina aggravata, commessa con l’uso delle armi e con volto coperto, ai danni del gestore di un minimarket di Arcore, al furto commesso in un supermercato di Lissone, allo spaccio di sostanze stupefacenti in una zona di Briosco fino al furto commesso in Seregno ai danni di una persona anziana, alla quale le forze dell’ordine sono riuscite anche a restituire i gioielli recuperati presso il “compro oro” dove erano stati venduti. Non ultimi sono stati attenzionati reati di violenza e resistenza a pubblico ufficiale commessi da un cittadino nei confronti della pattuglia che era intervenuta presso la sua abitazione a seguito della segnalazione di una lite in famiglia.

Il Questore della provincia firmando questi provvedimenti sottolinea il costante impegno delle Forze dell’ordine nella lotta ai reati in genere con particolare riguardo a quelli commessi in ambito familiare spesso così gravi da giungere a conseguenze estreme. Sono infatti stati emessi due Ammonimenti del Questore uno per gli atti persecutori commessi da un condomino nei confronti dei titolari di un esercizio pubblico di Lissone e uno per violenza domestica, scaturito dall’intervento di una pattuglia delle Volanti di Monza presso l’abitazione di una famiglia dove la moglie era stata colpita con schiaffi dal coniuge.

Dario Crippa