Un pranzo per festeggiare il Natale, anche se da festeggiare hanno molto poco. Un pranzo, soprattutto, per resistere, di fronte al "mostro di cemento" in arrivo. E sostenersi, nella prospettiva almeno di poter trovare una nuova area idonea dove poter svolgere le proprie, storiche, attività. A organizzarlo sono i Comitati che da anni si battono contro Pedemontana. E hanno deciso di sostenere il Quagliodromo di Desio, "una delle realtà e dei tanti terreni espropriati – sottolineano nel loro invito a una partecipazione più possibile massiccia –. Un pezzo di vera ultima libera campagna incastonata tra Desio e Seregno. Sarà un momento di incontro e di confronto e sarà allestito un percorso visuale con pannelli e cartelloni messi a disposizione da uno storico comitato di Desio contro Pedemontana e dal Comitato Fermate Ecomostro Tratta D Breve". Consapevoli che fermare il treno in corsa è quanto mai difficile, "ma non impossibile", sostengono i Comitati ambientalisti. La manifestazione è prevista per sabato alle 12. "Vogliamo esprimere solidarietà e vicinanza a tutti gli espropriati e ribadire che Pedemontana va immediatamente fermata restituendo centralità, negli investimenti pubblici, ad ambiente, scuola e sanità pubblica", il grido dei promotori.
Nell’area del Quagliodromo insistono tre associazioni molto attive, che fungono da epicentro sportivo e aggregativo per oltre mille persone. Oltre 30mila metri quadrati di verde tra Cesano, Desio e Seregno. Un circolo ricreativo, spesso teatro di feste e manifestazioni. Tutto pronto per essere spazzato via. "Fra tesserati e appassionati qui siamo oltre mille persone che arrivano da tutta la Brianza ma anche dal Milanese e altre province – ha raccontato Rosella Arienti che dà aiuto all’anziano papà Luigi, il presidente, a gestire il Circolo –. Un mese fa ci è arrivato a casa il documento di esproprio di tutta l’area ed è stato un fulmine a ciel sereno. Il progetto del 2018 prevedeva l’autostrada a due corsie salvaguardando un pezzo di verde e questa attività, che è in vita dal 1974. Chiediamo assolutamente di fare un passo indietro, a quella versione, altrimenti qui verrà raso tutto al suolo e sostituito dal cemento".