DARIO CRIPPA
Cronaca

Mistero in carcere. Va a fare volontariato ma non torna in cella. Evasione a 21 anni

Gli restavano appena venti giorni di pena da scontare. Ha approfittato del regime di semilibertà per volatilizzarsi. Il giovanissimo ora è diventato ufficialmente un ricercato.

Mistero in carcere. Va a fare volontariato ma non torna in cella. Evasione a 21 anni

Mistero in carcere. Va a fare volontariato ma non torna in cella. Evasione a 21 anni

Evasione alla casa circondariale di Monza. Un detenuto che si trovava in regime di semilibertà non si è ripresentato in carcere come ogni sera come previsto.

Un detenuto molto giovane, appena 21 anni, di nazionalità romena, risulta sparito da almeno 24 ore.

Il giovane era stato trasferito dal carcere di Brescia alla struttura di via Sanquirico per scontare una piccola pena, appena sei mesi di reclusione.

Una pena che aveva quasi terminato di scontare.

E qui si apre un secondo giallo: al giovane detenuto in questione mancavano appena 20 giorni per chiudere i propri conti con la Giustizia. Eppure non è rientrato, mettendo anche a rischio la sua posizione giudiziaria: perché? Dalle prime ricostruzioni si sa soltanto che il giovane era appunto in regime di semilibertà ed era giunto dal carcere di Brescia con il permesso di uscire dalla casa circondariale di Monza per andare a fare volontariato: quando era stato trasferito in via Sanquirico la misura alternativa di pena era già stata approvata. Una misura prevista appositamente dalla Legge per favorire il reinserimento dei detenuti nella società, soprattutto quando si ha a che fare con pene e reati di lieve entità.

Il giovane aveva cominciato il suo nuovo percorso il 21 maggio.

Ma se i primi due giorni aveva fatto tutto regolarmente attendendosi a quanto concesso dal regime di semilibertà e alla sera era quindi tornato in carcere, l’altro giorno si è dato invece alla macchia.Dalla casa circondariale diretta dalla scorsa primavera dalla dirigente Cosima Buccoliero, esempio di dedizione e già protagonista della “rivoluzione gentile“ al carcere di Bollate, naturalmente è stato immediatamente lanciato l’allarme.

Tutte le forze di polizia hanno ricevuto i dati di quello che a tutti gli effetti, da detenuto, si è trasformato a questo punto in un ricercato.

Le indagini procedono a spron battuto, non si esclude ovviamente nessuna pista.

Difficile da comprendere per gli stessi investigatori ad esempio quale possa essere stata la molla che ha spinto un ragazzo così giovane e tanto prossimo alla libertà a commettere un nuovo reato come quello di evasione, peggiorando la propria situazione.

Non si può escludere ovviamente che il giovane possa essere incappato in guai di natura al momento ignota che possano dare una spiegazione alla sua decisione di non tornare in cella.

Le ricerche e le indagini sono in corso.

L’ultima clamorosa evasione di cui si ha memoria riguarda il carcere minorile Beccaria di Milano, dal quale il giorno di Natale di due anni fa erano fuggiti sette ragazzi (quattro maggiorenni e tre minorenni) approfittando di alcuni lavori in corso nella struttura. Uno dei giovani detenuti era originario proprio della provincia di Monza e Brianza.