GUALFRIDO GALIMBERTI
Cronaca

Missione 2050. Manifattura e servizi. Un ponte sul futuro tra Monza e Milano

La vecchia rivalità diventa una grande opportunità di sviluppo. Intanto crescono l’occupazione e l’export. E il Pil sfiora i 29 miliardi.

Missione 2050. Manifattura e servizi. Un ponte sul futuro tra Monza e Milano

Missione 2050. Manifattura e servizi. Un ponte sul futuro tra Monza e Milano

Le imprese della Brianza verso il 2050. Tra manifatturiero innovativo e servizi ad alta specializzazione. Per capire fin d’ora quali sono le decisioni da prendere e le eventuali lacune da colmare. E per continuare a recitare un ruolo da protagonisti. Lo dicono i numeri registrati dall’indagine realizzata e coordinata dal Centro Studi di Assolombarda con il Consorzio AAster: un Pil in crescita del +5,2 per cento rispetto a quello del 2019 (contro una media regionale del 3,5 per cento), per un valore di 29 miliardi di euro. Bene la produzione industriale (+1,5 per cento), mentre l’export fa segnare un record di 13,8 miliardi di euro. I settore che trainano la Brianza produttiva sono la farmaceutica (+19,7 per cento nell’ultimo anno), la meccanica (+19,5 per cento), l’elettronica (+16,7 per cento). In calo, invece, quello che viene identificato come il marchio distintivo della Brianza, ovvero il settore del legno-arredo e del design (-4,5 per cento). Ottimismo sul fronte del mercato del lavoro: il tasso di occupazione è pari al 71,3 per cento (con la media regionale del 69,3 per cento) mentre quello di disoccupazione è crollato dal 6,9 per cento del periodo pre-Covid al 2,9 per cento attuale. Assolombarda ha anche voluto allargare lo sguardo per un’analisi completa, confrontando Monza e Brianza con quelle province che per popolazione, addetti e unità locali possono essere simili al nostro territorio: Bari, Genova, Modena, Varese, Venezia, Verona, Vicenza, Padova e Treviso. Monza, terzultima provincia italiana per dimensione, nell’attività di confronto risulta nella media per valore aggiunto. Spicca per l’export e l’internazionalizzazione delle imprese (+51,9 percento tra il 2015 e il 2023). Non ha rivali tra le città simili per quanto riguarda la produttività, dove sale addirittura al quinto posto in Italia. Rispetto alle altre nove città, inoltre, Monza e la Brianza hanno un’economia più bilanciata tra manifatturiero e terziario. Proprio quest’ultimo aspetto porta a fare una considerazione dei rapporti con Milano, che per il terziario è leader in Italia: tra le due realtà non c’è più rivalità, bensì una profonda interazione alla pari. La metropoli non ha la manifattura della Brianza che, a sua volta, ha bisogno della vicinanza a Milano e, soprattutto, dei suoi servizi.

Ma l’altra faccia della medaglia è la carenza di personale specializzato da assumere. Tuttavia le imprese non sono esenti da responsabilità: dalla ricerca emerge che esistono tante realtà che hanno intrapreso il percorso di intensificazione industriale e di innovazione, ma ci sono altre che fanno fatica ad adattarsi a questi processi e si distinguono per ridotte capacità di investimento, crescita, poca attrattività per i giovani. E poi, naturalmente, c’è il problema che devono affrontare le istituzioni: per garantire la competitività del territorio servono assolutamente infrastrutture per lo spostamento delle merci e per quello delle persone che lavorano.