Omicidio di Misinto: Bruno buono per tutti tranne che per il vicino

Centinaia di messaggi alla famiglia Piuri. Il fratello: sapevo che Bruno fosse straordinario ma dalle vostre parole ho scoperto che era di più

Il luogo dell'omicidio a Misinto

Il luogo dell'omicidio a Misinto

MIisinto (Monza e Brianza), 23 giugno 2020 -  Sono centinaia i messaggi pubblicati sui social o recapitati in forma privata alla famiglia, che testimoniano lo sgomento e il dolore immenso in cui è piombata tutta la comunità di Misinto per la morte cruenta di Bruno Piuri. Il 58enne di Misinto è stato ucciso a colpi di pistola sabato pomeriggio dal vicino di casa, Carmelo Volo, 82 anni, nel vialetto che separa le due abitazioni. Una morte assurda, che molti faticano ancora ad accettare.

La sintesi perfetta dei tanti messaggi letti nelle 24 ore successive alla tragedia è quella che ha fatto il fratello della vittima, Fabio Piuri, in una lettera aperta pubblicata sulla pagina Facebook Sei di Misinto se…: "Tutti avevano capito quanto era buono mio fratello, tranne uno, il suo vicino di casa". È la descrizione dei sentimenti che molti hanno manifestato attraverso i loro messaggi, ricordando un uomo conosciutissimo e stimatissimo, che praticamente ogni misintese aveva avuto modo di incontrare almeno una volta nella vita, sperimentandone la disponibilità.

«Sapevo di avere un fratello straordinario, ma grazie alle vostre parole ho scoperto che era di più, che quello che pensavo di lui non era di parte, ma vero", scrive Fabio Piuri. "Grazie, perché le vostre parole mi nutrono di quel bello e buono che è un peccato perdere, perché la vostra sincera vicinanza, comunque in un modo o nell’altro ci aiuta".  Non meno importante il legame fortissimo che Bruno Piuri aveva con la comunità di Misinto: presidente della banda cittadina e sempre in prima linea nell’organizzazione di feste ed eventi. 

"Grazie misintesi, perché far parte di questa comunità è un orgoglio" -scrive Fabio, prima della sua amarissima conclusione. "Peccato che il vicino, così mi limito a chiamarlo, non si era accorto di tutto il bene ed il buono che rappresentava Bruno, a differenza di una intera comunità e non solo". Il ricordo di Bruno Piuri che accomuna tantissimi misintesi è l’incontro sulle strade del paese, mentre entrava o usciva dalle campagne sul suo trattore. L’occasione per un saluto, un sorriso, una battuta, da uomo genuino e solare come era, disponibile e generoso. L’esatto opposto del suo carnefice, che i vicini descrivono come persona scontrosa e cupa. Tra i ritratti dedicati a Bruno Piuri spicca quello dei “suoi“ musicisti, del Gruppo bandistico Giacomo Puccini. "Bruno non era solo il nostro presidente, Bruno era il nostro amico, l’amico di tutti noi della Banda. Ci chiamava “i miei ragazzi“ e per noi, con la sua presenza sempre discreta, era un punto di riferimento. Il pensiero di molti è stato quello di essere in un brutto sogno, non poteva essere vero quello che è successo, poi ci saremmo svegliati. Ma ora purtroppo abbiamo realizzato e, non è stato così, Bruno non c’è più. Non ti meritavi questo, non meritavi questa tragica morte, eri una persona dall’animo buono e sempre disponibile, con una gentilezza d’altri tempi. Avevamo ancora tanti progetti, non sarà più la stessa cosa".

La salma di Bruno Piuri fino a ieri era a disposizione della magistratura per le indagini, al momento non è ancora stata fissata la data dei funerali ma dall’Amministrazione comunale fanno sapere che si sta lavorando ad un piano speciale per rendere possibile l’omaggio che moltissimi misintesi vorranno tributargli, nonostante le restrizioni ancora vigenti.