Meridiana, servizio civile dedicato al mondo anziani

Il bando di selezione universale indetto anche dalla Cooperativa è destinato ai giovani dai 18 ai 29 anni che vogliono fare questa esperienza

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di Cristina Bertolini

Prorogato fino a giovedì 10 febbraio il bando di selezione di Servizio Civile Universale 2021, indetto fra gli altri anche dalla Cooperativa La Meridiana, destinato ai giovani dai 18 ai 29 anni non compiuti, italiani, comunitari o non comunitari regolarmente soggiornanti in Italia. La cooperativa che da oltre 40 anni ha sviluppato servizi per anziani fragili, dallo scorso anno ha aperto 12 posizioni di servizio Civile fra Casa di riposo San Pietro, Centri diurni e centro Alzheimer "Il Paese ritrovato".

"Svolgere il Servizio Civile è un’esperienza che lascia il segno", sottolineano Marco Fumagalli e Paola Pavanelli, educatori. Lo confermano le testimonianze di alcuni giovani che stanno svolgendo Servizio Civile nelle strutture della Cooperativa. "Ogni sorriso che ho ricevuto è stato un tesoro per me - è l’emozione riportata da Jessica, 29 anni - Sono soddisfatta del mio viaggio, perchè, non so se sia arrivata al cuore di qualcuno, ma sicuramente nel tragitto, ogni ospite mi ha insegnato qualcosa e ogni attimo che ho passato con loro mi ha fatto emozionare. Spero di avere loro trasmesso un po’ di amore, quello che loro hanno trasmesso a me". I ragazzi provengono da formazioni ed esperienze culturali diverse: commesse di negozio, studenti universitari, neolaureati, neodiplomati al liceo delle Scienze sociali, psicologi. Per tutti l’impatto con la fragilità e l’Alzheimer è un’emozione forte che evoca familiari o persone che non ci sono più.

"Affiancano gli educatori in attività ludico ricreative e di stimolo - dice Paola Pavanelli - in questo periodo ci aiutano a gestire visite dei parenti e video chiamate: attività espressive, cognitive e di intrattenimento". Per Gaia 28 anni è stato un percorso ricco di emozioni: "ho imparato che spesso la gioia si trova negli istanti trascorsi in compagnia; nei sorrisi che una persona decide di donarti; nell’ascoltare le storie di vita di ognuno e nel vederela loro felicità". Dopo alcune settimane di affiancamento i ragazzi raggiungono un discreto grado di autonomia; ciascuno porta la sua creatività, inclinazioni ed esperienze, diventando "nipoti esperti" che hanno tempo di qualità da dedicare agli ospiti.

Per Joshua, studente di Fisica 23enne entrare a Casa San Pietro ha insegnanto come la pesantezza della malattia non sconfigga gli ospiti ma, al contrario, doni loro un motivo per scoprire e apprezzare al massimo il cuore vitale di ciò che ci circonda, "ci aiuta nel divenire più leggeri anche noi" osserva. "Godiamoci il presente - dice Elonora, 22 anni - questo mi insegnano i residenti del "Paese": vivere nel qui ed ora, senza rancori, né ansia per il futuro, ma esattamente qui, nel presente. Non ci si ricorda di ieri, non si sa ancora nulla del domani, godiamoci allora il presente".