La mantide della Brianza Tiziana Morandi: "Io, malata terminale". Il trucco per la truffa

Monza, chiuse le indagini: sequestrati ricette e referti falsi. La 47enne è accusata di avere narcotizzato con benzodiazepine e poi rapinato una decina di uomini fra i 27 e gli 84 anni

Tiziana Morandi, 47 anni, è stata arrestata a fine luglio

Tiziana Morandi, 47 anni, è stata arrestata a fine luglio

Pur di tendere una trappola alle vittime la “mantide della Brianza“ si fingeva anche malata terminale. Tra le carte sequestrate a Tiziana Morandi, 47 anni, accusata di avere narcotizzato con benzodiazepine e poi rapinato una decina di uomini fra i 27 e gli 84 anni, c’era anche un falso certificato medico che attesta una condizione inguaribile. A carico della donna residente a Roncello, arrestata lo a luglio dai carabinieri, il pm della Procura di Monza Carlo Cinque ha ora firmato la conclusione delle indagini e la "mantide" ha intenzione di sottoporsi ad interrogatorio per chiarire la propria posizione.

La falsa diagnosi di malattia terminale

La donna, che fa la spola tra il carcere di San Vittore e l’ospedale per problemi di salute e viene descritta da chi l’ha incontrata dopo l’arresto come una persona molto più dimessa rispetto all’avvenente figura che appare sui social, ha già cambiato più volte il difensore. La 47enne è ritenuta una "manipolatrice seriale" dalle mille risorse. Per spiegare agli inquirenti il possesso del certificato medico a proprio nome con la diagnosi di malata terminale quasi all’ultimo stadio, ha raccontato che le serviva per liberarsi di alcuni creditori che le stavano con il fiato sul collo per un prestito non interamente restituito dal padre a causa del suo decesso.

Vittime narcotizzate e derubate

E non si tratterebbe dell’unica finzione di cui si sarebbe servita per ‘abbindolare’ gli uomini. Le varie tecniche utilizzate spaziavano, secondo l’accusa, in base all’età. Con quelli più anziani identificati in paese e nei dintorni si presentava bussando alla porta con la scusa della raccolta di fondi per curare un bambino malato e li narcotizzava sciogliendo benzodiazepina, potente calmante ottenuto con alcune ricette false (anche queste sequestrate), nella bevanda che lei stessa si offriva di preparare. E li derubava di soldi e monili in oro. Qualcuna delle vittime ha rischiato pure di non risvegliarsi più.

L'esca del massaggio sui social

Quelli più giovani la “mantide“, che di professione dice di essere una massaggiatrice, li attirava invece sui social e li incontrava a casa loro o ci usciva per mangiare una pizza. Uno è uscito di strada con la macchina dopo la cena, stordito non per avere bevuto alcol, dato che aveva ordinato una Coca Cola, e la donna si era dileguata. Su Facebook la 47enne avrebbe adescato anche un 71enne di Avellino, che le aveva confidato di voler vendere una collezione di monete d’oro dal valore di 80mila euro. Lei si era generosamente offerta di aiutarlo e quando si sono incontrati a Torino l’avrebbe narcotizzato e poi abbandonato in stazione a mani vuote.