L’ingrediente in più si chiama inclusione

Otto ragazzi disabili psichici della scuola Paolo Borsa impegnati nel tirocinio in 8 mense grazie alla Sodexo

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Quando ci sediamo a tavola giudichiamo sempre ciò che abbiamo nel piatto, senza farci domande su ciò che sta alla base della sua preparazione. Ed è un peccato, perché in alcune scuole cittadine c’è un ingrediente speciale che rende tutto più gustoso: l’inclusione sociale.

Otto ragazzi con disabilità psichiche della scuola Paolo Borsa, infatti, stanno vivendo tirocini in otto mense del territorio grazie alla sensibilità e alla disponibilità della Sodexo Italia, azienda leader nel settore della ristorazione, che ha un occhio di riguardo per le persone meno fortunate, che di certo avrebbero più difficoltà a inserirsi in molti luoghi di lavoro.

La storia è emersa in occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità. La collaborazione tra l’azienda e la scuola Paolo Borsa non è nuova, ma proprio da pochi giorni sono stati attivati tirocini dedicati agli studenti del corso dedicati ai ragazzi con disabilità psichiche: cinque riguardano studenti del secondo anno, altri tre sono dedicati agli studenti del terzo anno.

Svolgeranno la loro attività in due scuole dell’infanzia (Modigliani e Pianeta azzurro) e in sei scuole primarie (Omero, Carlo Collodi, Tacoli, Buonarroti, Bachelet, Masih). Per loro un’esperienza importante e un percorso formativo sul luogo di lavoro che terminerà tra maggio e giugno. Trascorreranno sei mesi in un luogo di lavoro, per essere pronti domani a dare il meglio una volta completato il percorso di studio. Si tratta di mansioni semplici, che variano dalla pulizia dei banchi di lavoro, alla suddivisione e porzionatura della frutta. L’impegno richiesto è commisurato alle difficoltà degli stessi ragazzi, che si tratti di problemi di tipo cognitivo o comportamentali.

Per questi ragazzi si tratta di un’occasione più unica che rara, fondamentale per la loro autostima, per lo sviluppo delle loro abilità e per l’inserimento in un ambiente di lavoro. In questo loro percorso di crescita saranno accompagnati da tutor, sia della scuola Paolo Borsa, sia della Sodexo.

"Migliorare la qualità della vita delle persone e favorirne l’inclusione sociale è da sempre l’obiettivo di Sodexo - sottolinea Stefano Biaggi, amministratore delegato di Sodexo Italia -. Allo stesso tempo siamo in prima linea per contribuire a rendere migliore la vita delle persone affette da disabilità, sia nella quotidianità attraverso i servizi che prestiamo, sia attraverso iniziative formative che realizziamo in collaborazione con enti e istituti scolastici come la scuola Paolo Borsa".

"Includere persone con diverse abilità rappresenta per noi un percorso naturale - afferma Nadia Bertaggia, direttrice delle Risorse umane di Sodexo Italia -. È proprio attraverso occasioni come quelle presenti nelle scuole di Monza che vogliamo abbattere le barriere sia fisiche sia mentali, sensibilizzando la comprensione culturale e la consapevolezza di tutti i generi di disabilità, garantendo la totale inclusione nei luoghi di lavoro".

Gualfrido Galimberti