BARBARA CALDEROLA
Cronaca

L’Esselunga dice no. Niente profughi all’ex supermercato. Il quartiere esulta

Una nota diffusa dalla proprietà dell’immobile chiude la vicenda. I residenti della zona avevano raccolto 800 firme per opporsi. La Prefettura prende atto della decisione: "Era solo un’ipotesi".

L’Esselunga dice no. Niente profughi all’ex supermercato. Il quartiere esulta

L’Esselunga dice no. Niente profughi all’ex supermercato. Il quartiere esulta

Dalla riunione con il sindaco Francesco Cereda per esporre le ragioni del quartiere, alla festa. Ieri sera, a sorpresa, il cambio di programma. Esulta il Comitato di Vimercate “No Centro profughi all’Ex Esselunga” con gli abitanti che avevano perso il sonno da quando la prefettura, a inizio mese, aveva ventilato l’idea di aprire la struttura per fare fronte all’emergenza sbarchi nel vecchio supermercato, sostituito da un nuovo store a 800 metri di distanza, e trasformato in hub vaccinale durante la pandemia.

A mettere fine a ogni possibile sviluppo dell’ipotesi è stato lo stesso marchio della grande distribuzione che ieri pomeriggio con una nota asciutta di poche righe ha chiarito la propria posizione: "Il nostro immobile non sarà mai adibito a questo scopo". Una pietra tombale sulla tendopoli che gli abitanti di via Toti e dintorni, dove dal 1972 sorge il complesso, temevano avrebbe riempito gli spazi fino al 2018 adibiti a salumeria, macelleria, pronti in tavola, scaffali con generi alimentari di tutti i tipi.

L’incontro a Palazzo Trotti dopo cena è stato di tutt’altro tenore di quello che i residenti avevano previsto. "Ha vinto il buon senso – dice Monica Serino del Comitato –. Era una soluzione sbagliata per noi e per i migranti che qui non troverebbero condizioni dignitose di vita. A partire dalla mancanza di servizi igienici sufficienti per tutti. Tanto che si parlava di aggiungerne alcuni, volanti, nel piazzale. Abbiamo esposto i nostri timori in modo pacato e siamo stati capiti. C’era il rischio che passassimo per razzisti e non potevamo accettarlo. Molti di noi fanno volontariato con gli stranieri e siamo attenti alla loro causa".

Parole che accompagnano quasi 800 firme raccolte in pochi giorni, da quando era scoppiato il caso. La prefettura in serata "ha preso atto" e ha chiarito che si trattava "di un’opzione fra altre". Dopo settimane di apprensione si sgonfia la vicenda.

"A questo punto credo che lo scenario sia tramontato", sottolinea il primo cittadino.

Al centro dei timori del rione, "la questione sicurezza: chi avrebbe controllato il via vai dal centro?", ma anche la paura "di un’inevitabile erosione della qualità della vita". Cinzia Nebel (rappresentante del gruppo Vimercate e Buon Senso), all’opposizione, aveva ricordato alle istituzioni le dritte della premier Giorgia Meloni per l’accoglienza "in zone a bassa densità abitava e dove sia facile la sorveglianza", e via Toti "era l’esatto contrario delle caratteristiche richieste per una corretta gestione della struttura". Esselunga adesso ha eliminato questa possibilità.