GA. BASS.
Cronaca

Lazzate e Groane senza ristorni dai frontalieri, il sindaco Andrea Monti vuole vederci chiaro

Dopo la battaglia condotta da un lavoratore di Misinto, si muovono gli amministratori locali del territorio. Obiettivo ottenere la restituzione del denaro sborsato per le tasse in Svizzera

Frontalieri: lavoro in Svizzera, residenza in Italia

Frontalieri: lavoro in Svizzera, residenza in Italia

 Lazzate – Perché Lazzate e gli altri comuni delle Alte Groane non ricevono un euro di ristorno dalla Svizzera per i frontalieri? Se lo chiede anche il sindaco di Lazzate Andrea Monti che annuncia un’azione condivisa con altri colleghi della zona nelle prossime settimane.

La vicenda ormai tiene banco da qualche giorno nella zona, dopo che un frontaliere di Misinto ha raccontato della sua battaglia per vedersi riconosciuto questo status e i benefici fiscali che ne derivano. Una battaglia che ha visto schierarsi subito al suo fianco il sindaco di Misinto, Matteo Piuri, considerando che i benefici che dovrebbero riguardare anche i comuni di residenza dei frontalieri, che per essere definiti tali, devono avere dimora entro 20 chilometri dal confine più vicino, come appunto Lazzate o, dopo le più recenti misurazioni, anche Misinto (e Cogliate, Barlassina e Lentate).

“Sto cercando di chiarire i motivi per cui ad oggi Lazzate non ha mai ricevuto i dovuti ristori da parte di Regione e Provincia. Condurremo questo chiarimento insieme ai Comuni interessati delle Groane”, annuncia il sindaco di Lazzate, Andrea Monti, che l’altro giorno aveva messo in guardia i suoi concittadini dalla tentazione di spostare la residenza in comuni limitrofi, come quelli che rientrano nell’elenco di quelli che già oggi ricevono ristorni significativi dai cantoni svizzeri (cifre dai 160 a 220mila euro all’anno).