Monza, laghetto e Boscherona: l’ultima oasi della città

Gare di pesca sportiva, feste e cene a tema grazie al grande lavoro dei volontari. L’origine da una raccolta firme lanciata da un geometra su un’area di comunale

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Piace a tanti e non solo alla gente che pesca. Perché il laghetto della Boscherona, soprattutto nei mesi estivi, diventa un punto di riferimento per cicloamatori e camminatori e, in generale, per chi è alla ricerca di un punto tranquillo. "Ancora adesso - spiega Angelo Casiraghi, 62 anni, presidente del Consorzio Il Laghetto che gestisce l’impianto - ci sono persone di Monza che non conoscono questa area attrezzata. Passano sulla ciclabile del Villoresi e la scoprono quasi per caso. E si accorgono che in città esiste questa piccola oasi verde dove si può mangiare un gelato e chiacchierare in compagnia". Questa bella storia inizia grazie soprattutto alla tenacia e alla determinazione di Roberto Gessaga, morto lo scorso anno. Il geometra di San Fruttuoso fu il promotore di una raccolta di firme per la realizzazione di un laghetto in un’area di proprietà comunale. Tra lo scetticismo di molti, vinse la sua battaglia e il piccolo bacino venne realizzato. Dal 2007 la gestione è affidata al Consorzio Il Laghetto, composto dai componenti di quattro società pescosportive: Pescatori Monzesi 1889, Teodolinda, Nuova Lloyd e Gerardiana. La cura dell’impianto, che si estende su un’area di 6mila metri quadri, è affidata a una trentina di volontari. Gli stessi che a giugno hanno ridato vita alla Festa del Pescatore dopo due anni di sosta forzata. A febbraio, inoltre, un incendio aveva distrutto il container utilizzato come deposito delle attrezzature.

Ma i “vecchi” frequentatori sono tornati e hanno decretato il successo della kermesse gastronomica. Un risultato garantito anche dalla collaborazione de Il Veliero, compagnia teatrale composta da persone diversamente abili. Il ricavato della Festa serve per migliorare l’impianto. L’area grill è affittabile per piccoli eventi. "Per rimpiazzare ciò che era andato perduto - precisa Casiraghi -, abbiamo acquistato un forno, tre friggitrici, due griglie a gas e un congelatore". La massima cura viene anche messa nella gestione del piccolo invaso. Due ossigenatori funzionano da movimentatori d’acqua e impediscono così che la superficie ghiacci. Ripopolamenti, soprattutto di carpe, carassi e amur, vengono effettuati a scadenze fisse. Il laghetto è alimentato dal Canale Villoresi. Il laghetto è aperto martedì, giovedì, sabato e domenica (7.30-18.30). La pesca è a pagamento. Il pesce viene sempre rilasciato.