PAOLO GALLIANI
Cronaca

L’adunata degli chef. Da sobborgo delle mele a cucina gourmet. I 30 anni del Pomiroeu

Giancarlo Morelli e il sogno di aprire un ristorante nel cuore di Seregno "Era un posto chiuso, ma qui sono passate osterie e tripperie". Oggi una cena a quattro mani con Davide Marzullo. Aspettando Cracco.

Giancarlo Morelli

Gli anniversari? Rischiosi: evocano la fugacità della vita, l’orologio biologico che strappa le pagine dei calendari ad un ritmo che non è mai molto slow. Eppure ci sono storie che attraversano il tempo senza provocare dispiacere. E quella del bergamasco di nome Giancarlo Morelli che trent’anni fa aveva avuto l’idea di realizzare il suo sogno di chef nel cuore di Seregno è esattamente una di queste. La ricorda lui stesso, scomodando quella verve ancora adolescenziale che lo rende empatico e comunicativo a dispetto della sua nobile età: "Era un posto chiuso, ma che in passato aveva sempre ospitato attività connesse con il cibo: trattoria, osteria, tripperia, drogheria. Appena l’ho visto mi sono detto: Il Pomiroeu deve essere mio".

Ed è una storia troppo bella per non condividerla con amici e colleghi, insomma con altri chef. Quelli dai nomi blasonati che in queste settimane hanno accettato di raggiungere la Brianza per festeggiare l’amico Giancarlo. E quelli più young che stanno rivoluzionando il mondo della ristorazione con piatti che spiazzano i vecchi codici e con un rispetto sacrale per le materie prime. Come Davide Marzullo, 27 anni, gigante della new generation che firma la Trattoria Contemporanea di Lomazzo e che stasera sarà a Seregno, al 37 di via Garibaldi, guest e co-autore di una cena a 4 mani con Morelli che Davide considera "il vero signore della ristorazione italiana". Lui, il padrone di casa, ripete il suo mantra: "Con il cibo possiamo rendere felice un sacco di gente". E, c’è da giurarci, ci riuscirà anche stasera, firmando con Marzullo un menù che prevede, tra le altre delizie, lo "spaghettone alla griglia con burro affumicato, missoltino e briciole di pane al profumo di alloro" e il "San Marzano alla brace con mandorle e foglie di fico". Certo, la location aiuta, sottoposta a un restyling e impreziosita con accessori e design firmati Piero Lissoni, Vico Magistretti e De Padova che marcano il layout contemporaneo del ristorante, metafora applicata di un indirizzo goloso diventato un catalizzatore della community dei gourmet, peraltro numerosi da queste parti, perché – ama ripetere Giancarlo – Seregno è un città portata alla qualità e non stupisce che sia considerata attrattiva dagli imprenditori, giovani e meno giovani, interessati a investire nel mondo della cucina.

Un’autentica dichiarazione d’amore da parte di un 64enne che in fondo è un brianzolo solo d’adozione. Serata dunque speciale, quella odierna, per i 30 anni di attività. Festeggiati con altre cene di cartello, sempre con Morelli affiancato da personaggi di spicco dell’alta ristorazione: come gli chef meneghini Diego Rossi del ristorante Trippa (il 5 ottobre), Matias Perdomo del Contraste (1010), il bistellato Antonio Guida del Mandarin (811) e il popolarissimo Carlo Cracco; o come lo chef tirolese e tristellato Norbert Niederkofler che si esibirà a fianco di Giancarlo il 2 dicembre. In cerca di un appuntamento dal forte valore simbolico, facile optare per la serata che il 27 settembre vedrà partecipare gli artisti del collettivo Cracking Art pronti a piazzare al Pomiroeu alcune loro installazioni ispirate alla Landing Art: una ventina di coloratissimi lupi in plastica rigenerata che simboleggiano le regole condivise per il benessere di tutti.