Monza, primo supermercato 'autism friendly': la spesa diventa facile per tutti

Si tratta della Coop di via Marsala: casse silenziose e scaffali speciali

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di Martino Agostoni

Le casse non fanno “bip“ quando passano i prodotti, gli altoparlanti nel negozio hanno un volume basso e sono state eliminate fonti di luce intense e dirette che possono creare disturbo. Tra gli scaffali c’è una nuova segnaletica che identifica la tipologia di merce esposta attraverso pittogrammi realizzati con i criteri della Caa, la comunicazione aumentativa alternativa. È previsto un servizio preferenziale per evitare lunghe attese alle casse e, soprattutto, tutti gli 85 dipendenti che domani apriranno il nuovo supermercato Coop di via Marsala hanno seguito un corso tenuto da psicologi e psicoterapeuti esperti di autismo. Perché domani apre il primo negozio della grande distribuzione in Italia “autism friendly“, ovvero un supermercato da quasi 2.500 metri quadrati di superficie di vendita organizzato per eliminare quelle barriere e difficoltà che spesso non fanno sentire a proprio agio le persone con autismo in luoghi a loro non familiari. A questo si aggiunge la preparazione del personale del nuovo superstore, 57 dei quali sono stati assunti da Coop Lombardia per il suo secondo punto vendita presente a Monza, che è in grado di favorire la comunicazione e la permanenza delle persone autistiche. Ha collaborato l’associazione PizzAut, che porta avanti un programma di inclusione dei ragazzi attraverso il lavoro.

"La prima cosa che ho detto al personale – dice Nico Acampora, presidente di PizzAut – è che quando un bambino si metterà a urlare nel supermercato non dovranno occuparsi di lui ma degli altri clienti, incapaci di gestire la situazione". Coinvolta “Alla3“, una onlus formata da tre mamme di bambini autistici con lo scopo di rendere gli ambienti inclusivi per tutti. Ieri mattina in via Marsala è stata fatta la presentazione del nuovo supermercato Coop di Monza pronto ad aprire dopo 2 anni di lavori e tra gli ospiti è stato invitato anche il cantante Elio, padre amareggiato di un ragazzo autistico: "Questa novità – ha commentato Elio – È bella perché è un progetto fantastico che mi auguro possa avere tanto successo dar essere copiato. Ma è anche brutta, perché oltre a questa nuova realtà c’è il nulla: in Italia, nonostante le leggi, ci si deve affidare solo a iniziative individuali".