La rete di difesa. Rifugi e avvocati: "Così le vittime non sono sole"

In provincia è attivo un sistema di assistenza per aiutare a trovare il coraggio di denunciare.

La rete di difesa. Rifugi e avvocati: "Così le vittime non sono sole"

La rete di difesa. Rifugi e avvocati: "Così le vittime non sono sole"

Una rete per difendere le donne. Istituzioni, forze dell’ordine, centri antiviolenza, cliniche ospedaliere, sindacati e associazioni uniti. Per le donne discriminate sul lavoro sia la Cgil Monza e Brianza sia la Cisl Monza Brianza Lecco hanno attivo un Ufficio vertenze in cui poter denunciare i casi, con assistenza legale di supporto e sportelli specifici per il mobbing. A dare un contribuito attivo è anche la Consigliera di parità della Provincia di Monza e Brianza, una figura istituita per combattere la discriminazione sul lavoro che, attraverso una delega, può rivolgersi al giudice del lavoro o al Tar della Lombardia e intervenire in giudizio. Dal 14 novembre è stata nominata in questo ruolo Alberta Graziella Gandini, e come sua supplente Marina Colombo, dopo i cinque anni precedenti in cui a ricoprire la carica istituzionale è stata Alessandra Ghezzi, con decine di casi risolti.

A livello di sicurezza e di assistenza alle donne maltrattate, invece, a marzo 2023 è stato attivato dalla Questura della Provincia di Monza e Brianza con il Cipm (Centro italiano per la promozione della mediazione) il Protocollo Zeus, il quale prevede sia che la vittima debba essere informata dell’esistenza dei centri antiviolenza e di supporto presenti sul territorio, sia che il soggetto ammonito venga formalmente invitato a seguire un percorso trattamentale di sostegno psicologico con le professioniste del Cipm. Per le vittime, a dare supporto è soprattutto la Rete Artemide, attiva su tutto il territorio provinciale connettendo Centri antiviolenza a Provincia e Comuni, Prefettura, Procura, forze dell’ordine, cliniche ospedaliere e la Cooperativa sociale Novo Millennio. Ne fanno parte i Cadom (Centro aiuto donne maltrattate) di Monza, Brugherio, Lissone, Seregno, il centro White Mathilda di Desio e il Centro antiviolenza di Vimercate. "La violenza di genere è trasversale, colpisce cioè tutte le donne a prescindere da età e ceto sociale – chiarisce Marilena Arena, presidente del Cadom di Monza –. Non è solo fisica, ma anche psicologica ed economica. Non si tratta soltanto di degenerazioni, ma di fenomeni diffusi di donne boicottate perché autonome, indipendenti o capaci".

A.S.