ALESSANDRO CRISAFULLI
Cronaca

La piaga del lavoro nero. Il piano anti sfruttamento

Dal Consorzio Desio Brianza un progetto per contrastare l’impiego irregolare. Previste unità di strada e presidi mobili per intercettare le persone più esposte.

La piaga del lavoro nero. Il piano anti sfruttamento

Dal Consorzio Desio Brianza un progetto per contrastare l’impiego irregolare. Previste unità di strada e presidi mobili per intercettare le persone più esposte.

Il lavoro nero è una piaga nazionale che non risparmia la Brianza. Per questo il Consorzio Desio Brianza ha deciso di attivare un progetto specifico, utile come forma di emersione ma soprattutto di prevenzione. Agirà sulle fasce più a rischio, come gli stranieri disoccupati con regolare permesso di soggiorno, e nei settori individuati come i più interessati dal problema nel nostro territorio: lavoro domestico e servizi, ristorazione, edilizia. Primo passaggio ufficiale, dopo la stipula di un accordo specifico con la Regione, l’avviso pubblico appena lanciato dal Consorzio per raccogliere l’interesse da parte di enti del terzo settore a scendere in campo nella coprogettazione e cogestione del progetto, che avrà una sede fisica in zona come epicentro dei servizi e delle attività.

"La presenza di lavoratori irregolari risulta maggiore in alcuni comparti economici, in relazione alle caratteristiche socio demografiche territoriali – spiega il Consorzio nel bando –. Per l’Ambito di Desio risulta preponderante la problematica del lavoro nero nel lavoro di cura, condizionato da un invecchiamento costante della popolazione non autosufficiente con bisogni di cura e assistenza. Altro dato rilevante e peculiare per il territorio dell’Ambito di Desio è quella del radicamento delle piccole e medie imprese e del lavoro autonomo e della ristorazione, altri settori per cui si rileva la problematica del lavoro irregolare sul territorio". L’incidenza del lavoro non regolare in Italia è pari al 17,2%, superiore alla media Ue (16,4%). La popolazione proveniente da Paesi terzi, ossia persone che non hanno la cittadinanza di uno Stato membro dell’Unione Europea, regolarmente residente nel territorio ammonta al 10% del totale dei residenti, con una rappresentatività maggiore nella fascia di età più attiva, dai 25 ai 54 anni. Il lavoro di coprogettazione porterà alla definizione di un “Punto Unico di Accesso“ e dei relativi servizi per l’emersione del sommerso e l’inclusione per il territorio dell’Ambito di Desio. Ma alcune attività di sensibilizzazione saranno sperimentate anche sugli Ambiti di Seregno e Vimercate.

Il progetto prevede forme di efficientamento o potenziamento e tra questi rientra la filiera dei servizi in gestione associata afferenti all’area stranieri, che comprende ad esempio lo Sportello di accesso ai servizi sociali, informazione, orientamento, mediazione culturale e consulenza immigrazione-stranieri e la mediazione scolastica. Sono previste unità di strada o presidi mobili per intercettare le persone a rischio, sportelli diffusi sul territorio, utilizzo dei social network per campagne informative in più lingue, piani individuali di intervento per l’emersione e l’integrazione socio-lavorativa. E ancora, azioni connesse alla protezione delle vittime di tratta e sfruttamento lavorativo e interventi formativi e di inserimento lavorativo.