La F1 si inchina a re Fittipaldi

Il campione ha girato con la Lotus di 50 anni fa. Su questa pista vinse nel ’72 e conquistò il mondiale

Migration

di Marco Galvani

Un giro nella storia. Un tuffo nella leggenda. Una macchina del tempo per ricordare l’epica vittoria al Gran premio d’Italia di 50 anni fa. E del titolo. "Monza per me è un posto speciale, è il tempio dell’automobilismo mondiale. Sono cinquant’anni dalla vittoria del Mondiale, ed è un’emozione incredibile", confessa Emerson Fittipaldi.

Tuta bianca, casco sotto braccio, si prepara ad affrontare l’Anniversary Lap, un giro celebrativo in pista con la sua Lotus Ford Cosworth con cui conquistò la gara del 1972: "Ma Monza non è soltanto quello, è una pista iconica, dove si respira una fortissima passione. Un circuito che custodisce tantissime storie".

Mezzo secolo fa il pilota brasiliano, a soli 25 anni, si laureò campione del mondo con due gare d’anticipo, dopo un duello con Jackie Stewart. Emerson diventò il più giovane campione della Formula 1 e il suo record ha resistito fino al 2005 quando è stato battuto da Fernando Alonso e, successivamente, da Lewis Hamilton e Sebastian Vettel. Lui ricorda ancora che "quando arrivai al traguardo notai un cartellone con scritto ‘Fittipaldi, Champion du Monde’. Dentro al casco la mente è andata ovunque, sicuramente non mi sembrava fosse successo davvero, ero incredulo". Anche perché in quella stagione la Lotus strinse un accordo economico con la John Player Special che divenne title sponsor della scuderia. E le macchine vennero vestite con una livrea nero e oro (come il marchio JPS, ndr) che non tardò a stuzzicare l’ironia dello stesso Fittipaldi: "Nel nostro team non c’è un’aria molto allegra, basterebbe mettere due maniglie ai lati e la macchina somiglierebbe ad una bara", disse allora in uno sfogo. Il pilota brasiliano fu confermato come prima guida e gli fu affidata la monoposto 72D con cui affrontò la concorrenza delle Tyrrell campioni nella stagione precedente. Ma in realtà le vetture di Jackie Stewart e Francois Cévert avevano perso molto del loro potenziale durante l’inverno. Fittipaldi ebbe il talento per approfittarne. Il resto, lo ha raccontato la storia.