Il traguardo della pista: "Ora in cantiere il futuro"

Nel giorno della celebrazione del centenario del Tempio della velocità il presidente Aci, Sticchi Damiani: "Per restare in F1 servono i lavori"

di Marco Galvani

I paracadutisti dell’Esercito sorvolano in elicottero il circuito e si lanciano con le bandiere d’Italia, dell’Aci e del centenario dell’autodromo. Atterrano sul rettilineo di partenza e consegnano alla storia i simboli di un traguardo leggendario. Fatto di successi, di tragedie, ma anche sogni, passione e innovazione. Cento anni. Ma quella del Tempio della Velocità è una storia che "vorremmo continuasse per altri 100 anni". Con l’idea romantica che qualcuno troverà la capsula del tempo in cui ieri è stata conservata la bandiera del centenario, e ricorderà i sogni di gloria del circuito. Una scatola del tempo anche in formato virtuale: per un anno sul sito www.monzacento.it il pubblico potrà lasciare il proprio ricordo personale del circuito.

Ma per garantire un futuro al circuito "serve l’aiuto di tutti, perché altrimenti rischiamo di perdere il Gran premio e la Formula Uno". Il presidente di Aci, Angelo Sticchi Damiani, ripercorre la storia dell’autodromo, svela i "tira e molla delle faticose trattative per il rinnovo dei contratti", prima con Bernie Ecclestone – "siamo passati da 5 a 22 milioni di dollari all’anno" – poi con Liberty Media e i 20 milioni di dollari. Adesso "non vorrei deludere il mondo della Formula Uno non riuscendo a fare quello che si aspettano – spiega Sticchi Damiani –. Non ci possiamo permettere di perdere la Formula Uno. Ecco perché serve l’aiuto di tutti". Il suo primo riferimento va ai lavori che la nuova Formula Uno chiede.

I lavori per cui il Governo ha messo a disposizione 20 milioni di euro (5 quest’anno, 15 nel 2023) oltre a 5 milioni all’anno per ogni anno di contratto (fino al 2025) per contribuire a pagare il fee alla F1. Gli stessi interventi che possono contare su 8 milioni di euro all’anno da Regione Lombardia. I primi cantieri a dover partire per non mettere a rischio la permanenza di Monza nel calendario del Mondiale sono i nuovi sottopassi e il rifacimento totale della pista: 15 milioni di euro e 6 mesi di lavori che devono terminare entro fine giugno 2023 per l’ispezione della FIA.

"La progettazione sarà pronta a metà ottobre, entro il 31 dicembre contiamo di fare le aggiudicazioni per aprire i cantieri a inizio gennaio così potremmo finire i lavori entro metà gennaio – detta il passo il presidente Aci -. Ma servono garanzie che non ci siano intoppi che blocchino i lavori. Senza quelle opere la F1 è a rischio".