È l’Osteria Via Emilia il vincitore del concorso gastronomico “Il risveglio della cucina monzese e brianzola“, indetto al Club del Buongustaio. Nei giorni scorsi le premiazioni alla Casa del volontariato: otto i ristoranti partecipanti che si affrontavano sul tema della pasta ripiena (ravioli, tortellini, panzerotti e qualsiasi tipo di pasta chiusa). La Via Emilia ha stregato i palati con ravioli con ripieno e brodo di cappone oltre a un’entrée di gnocco fritto, sul podio anche “Il Cenacolo dei pittori“ di Villa Raverio e “Uova e farina“ via De Gradi Monza. Hanno partecipato anche Ristorante Roma di Casatenovo, L’antica cascina Zappa di Vedano, La nostra trattoria di Desio, il Fossati di Canonica Lambro e l’agriturismo Cascina Guasto di Arosio. Il premio, un mosaico con cappello, raviolo e forchetta è stato realizzato dai ragazzi autistici di AutAcademy (nella foto la premiazione dei titolari della Via Emilia). Il Club del Buongustaio nasce a Firenze nel 1967 su idea del cuoco e gastronomo Luigi Carnacina. Arriva a Monza nei primi anni ’70 grazie a Ugo Brambilla, Bruna Pezzi Unterberger e Giorgio Vaglié. Lo scopo del Club è diffondere "il piacere della buona cucina" e "la salvaguardia delle tradizioni locali". I soci si ritrovano una volta al mese per degustare le specialità dei vari locali e discutere in amicizia di cibi e vino.
L’edizione di quest’anno era dedicata a Eugenia Volpi, socia storica del Club che da quasi mezzo secolo propone con cadenza biennale il Referendum Gastronomico Risveglio della cucina Monzese e Brianzola. "La finalità – ricorda la presidente, Gisella Ceriello – è sempre stata la valorizzazione della cultura enogastronomica del nostro territorio, unita alla salvaguardia dei prodotti genuini. Il concorso si è andato via via arricchendo con un premio dedicato all’abbigliamento del personale da sala e alla preparazione della tavola, oltre ai collaudati migliori piatti brianzoli, gli abbinamenti dei vini, le presentazioni, il gusto e il migliore dessert". Inoltre il Club organizza incontri culturali, visite ad aziende del settore, case vinicole, caseifici e allevamenti oltre a gite lungo tutto lo Stivale sempre alla scoperta della buona tavola.