I prof del Parini tornano sui banchi: in Finlandia a scuola d’inclusione

Docenti del liceo Parini di Lissone e Seregno partecipano ad un progetto Erasmus per confrontare le diverse esperienze europee di inclusione degli studenti con problemi. In 3 si sono spostate in Finlandia per una settimana di osservazione.

Il Parini a scuola d’inclusione in Finlandia, dopo che nei mesi passati professori di altri 3 Paesi europei sono venuti a studiare proprio nell’istituto brianzolo come avviene da noi l’inserimento e l’integrazione degli alunni con problemi e disagi. Nei giorni scorsi alcune docenti del liceo di Lissone e Seregno sono state protagoniste di un progetto Erasmus per lo scambio di conoscenze e competenze tra insegnanti: in 3 si sono spostate nella città di Oulu, nel nord della Finlandia, per un’esperienza di “job shadowing“, ossia una settimana di osservazione e immersione totale nella realtà della scuola finlandese. L’iniziativa fa parte di un progetto che coinvolge, assieme al liceo brianzolo, istituti di Francia, Austria e appunto Finlandia, e che lavora sul tema dell’inclusione degli adolescenti con disagi psichici e fisici, con autismo o con problematiche psichiatriche. A partecipare al viaggio per il Parini sono state le docenti di lettere Chiara Tomasone e Valeria Castoldi e la docente di lingua e letteratura francese Rosella Redaelli. L’obiettivo è mettere a confronto le diverse esperienze in atto a livello europeo per una scuola più inclusiva, facendo entrare in contatto realtà in cui l’inserimento degli studenti con problemi ha vesti differenti. Così è per gli altri 3 istituti che hanno preso parte all’Erasmus, il Lycée di Sablé in Francia, l’Heilstattenschule di Linz in Austria e la Tiernan Koulu di Oulu in Finlandia, che sono scuole speciali. "In Austria, Finlandia e Francia – spiegano le insegnanti del Parini – esistono scuole in ospedale che si occupano degli adolescenti con problemi psichiatrici come crisi d’ansia, depressione, disordini alimentari, fino ai tentativi di suicidio. In Italia invece i ragazzi che soffrono di questi disturbi sono accolti in classe e seguiti da specialisti esterni, e nei casi più gravi sono costretti a lasciare la scuola".

Il liceo brianzolo partecipa al progetto anche grazie al suo spazio educativo: si tratta di aule dedicate ad accogliere alunni con disabilità cognitive gravi che seguono un percorso di inclusione a scuola. Il progetto Erasmus proseguirà a marzo con una tappa in Austria e si concluderà a maggio nuovamente in Finlandia.

Fabio Luongo