Graffiti contro i militari, a Monza si corre ai ripari

L’amministrazione comunale risponde col progetto “Adotta un muro”

I messaggi contro i militari comparsi  alla stazione ferroviaria

I messaggi contro i militari comparsi alla stazione ferroviaria

Monza, 18 dicembre 2018 - L'ingiuria  è di casa sui muri monzesi. Le recenti scritte apparse in stazione contro i militari dell’operazione “Strade Sicure” che da novembre presidiano quella zona della città sono solo l’ultimo episodio di una diffusa abitudine di scrivere frasi offensive nei confronti di chi indossa una divisa. Muri privati utilizzati come strilloni per gridare la propria opposizione contro carabinieri e polizia. Alcune scritte campeggiano ormai da anni (come quella nel sottopasso Rota-Grassi), altre sono apparse più recentemente. Con numerose scritte “antifa” ormai da mesi su numerosi muri di abitazioni del centro.

Il Comune cerca di correre ai ripari col progetto “Adotta un muro”. "È un progetto organizzato in collaborazione con le Politiche giovanili e il Tribunale – spiega l’assessore alla Sicurezza Federico Arena -. Le persone che dovranno sottoporsi ai lavori di pubblica utilità verranno anche impiegate nella pulizia della città dalle scritte oltraggiose. Nel frattempo ho inviato una lettera ai vertici dell’esercito per ringraziarli dell’operato dei militari in forza a Monza: le persone perbene gli sono grate, i risultati positivi della loro presenza sono più che tangibili".

A Monza la lotta contro i graffitari non è una novità: sette anni fa è nato il gruppo “Fight the writers” formato da club di servizio e associazioni. Una lunga campagna di sensibilizzazione anche nelle scuole e numerose pulizie dei muri imbrattati della città. "Le ingiurie scritte sui muri vanno immediatamente cancellate – commenta Filiberto Vago, coordinatore del gruppo -. Ci dovrebbero essere pene esemplari per chi commette queste azioni, anche perché è facile risalire agli autori. Siamo persino entrati nelle scuole, in un anno abbiamo incontrato oltre 2.500 studenti ai quali abbiamo spiegato la differenza tra artisti di strada e graffitari. Peccato che i dirigenti scolastici non abbiano compreso la validità educativa e civica dell’incontro; da tempo non riusciamo più ad organizzare lezioni nelle scuole". A prendere le difese delle militari e delle forze dell’ordine c’è anche la sezione cittadina dell’Associazione nazionale paracadutisti. "L’atteggiamento diffuso di non dare importanza a queste scritte è sbagliato – dice il presidente Franco Crippa -. Forze armate e forze dell’ordine sono la parte sana del nostro Paese e meritano rispetto".