Gli “Sharks” di Monza: epopea di una vittoria

Viaggio con la squadra di hockey in carrozzina che dopo 22 anni è riuscita a bissare lo Scudetto nelle finali a Lignano Sabbiadoro

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Per provare una gioia così grande valeva la pena di aspettare così a lungo. Forse. Intanto, comunque, gli Sharks divorano senza incertezze la concorrenza fino a “papparsi” la preda più ambita, il campionato italiano di hockey in carrozzina. Un obiettivo centrato finora solo una volta, nell’ormai sfuocato 2000. Gli addetti ai lavori, del resto, avevano indicato negli “Squali” della specie biancorossa una delle formazioni più voraci e motivate della serie A1. Una previsione puntualmente confermata dalle sfide in pista. Nella stagione regolare la squadra allenata da Massimo Della Torre ha ottenuto quattro successi a spese delle due altre componenti del girone, Skorpions Varese e Warriors Viadana. Vittorie decisamente beneauguranti, anche perché conquistate contro avversarie in precedenza capaci di mettere in difficoltà la truppa monzese. Che, nelle finali a quattro disputate a Lignano Sabbiadoro, non ha accusato emozioni: la conferma arrivava dalla vittoria per 7 a 2 in semifinale ai danni dei Blue Devils Genova. Per rifinire l’impresa era necessario un ultimo sforzo, quello puntualmente concretizzatosi in finale nell’affermazione per 9 a 2 sul Madracs Udine.

Un merito da condividere tra i componenti di un organico formato da Mattia Muratore, Giuseppe Natale, Matteo Clamer, Mario Di Gesaro, Simone Cuomo, Simone Bettineschi, Davide Sciuva e Roberto Graziano. Sciuva e Graziano, giocatori della Nazionale, sono arrivati in questa stagione per rinforzare la rosa biancorossa. Abitano, rispettivamente, a Cairo Montenotte in provincia di Savona e a Volpiano in provincia di Torino. Entrambi, dunque, hanno affrontato grandi sacrifici pur di giocare negli Sharks. Ma cercavano una squadra forte e, a quanto sembra, qui a Monza l’hanno trovata.

Una menzione particolare la meritano anche il capitano e presidente Mattia Muratore, laureato in giurisprudenza, avvocato, già giovanissimo componente della formazione vittoriosa 22 anni fa, e Mario Di Gesaro, l’ingegnere toscano trasferitosi a Milano per motivi di lavoro, dapprima giocatore della squadra di serie A2 e progressivamente migliorato fino a diventare uno dei punti di forza della formazione vincitrice del titolo tricolore 2021-2022. "In ogni caso - commenta il tecnico Della Torre - questa è stata proprio la vittoria del gruppo, il successo del collettivo. Tutti si sono sacrificati, nessuno ha guardato la prestazione personale. Siamo arrivati alla fase decisiva della stagione con la giusta concentrazione: nessuno parlava, bastava uno sguardo per capirci. I successi con Genova e Udine sono stati la conseguenza di due incontri giocati ad alto livello. Ai ragazzi alla fine l’ho detto: quelle due partite sono state due tempeste perfette". Il successo di Lignano premia giustamente anche un fedelissimo come Angelo Vailati, 71 anni, dapprima accompagnatore di Mattia Muratore, poi allenatore della squadra, infine dirigente sempre in prima linea. "Per anni - ammette - siamo stati vicecampioni d’Italia e la qualifica iniziava un po’ a pesarci. La conquista del titolo italiano premia un grande gruppo. Ora speriamo che questo sport acquisti una maggiore visibilità".