Forti e Liberi, restauri a singhiozzo. La società: "Non basta vincere"

La denuncia: infiltrazioni dal nuovo tetto del palazzetto di basket, muffe in palestra, cortile allagato

Forti e Liberi, restauri a singhiozzo. La società: "Non basta vincere"

Forti e Liberi, restauri a singhiozzo. La società: "Non basta vincere"

La Forti e Liberi va avanti coi lavori di ristrutturazione tra fiducia e criticità. La fiducia è quella di vedere presto un complesso sportivo rigenerato che risolva definitivamente quantomeno i problemi di infiltrazioni e di umidità dei suoi due edifici della storica società nata nel 1878; le criticità sono relative ai lavori che, proseguendo in maniera frammentaria, si lasciano dietro sempre qualche problema irrisolto e la relativa insoddisfazione dalla società.

Il Comune ha già provveduto tra agosto e dicembre dell’anno scorso a lavori per 392mila euro che hanno visto il rifacimento del tetto del palazzetto del basket, con la completa rimozione dei materiali in eternit, il risanamento della facciata, la realizzazione di un settore per disabili nelle tribune e l’abbattimento di barriere architettoniche in bagni e spogliatoi. Ora però restano ancora da svolgere un mucchio d’interventi, secondo una scala di priorità stabilita dall’atto di transazione tra la società e l’Amministrazione firmata l’anno scorso, per cui entro la fine di quest’anno il Comune deve adempiere ad altri lavori - per circa 200mila euro - con cui ammodernare gli impianti elettrici, e provvedere alla messa in sicurezza sia della palazzina storica (con la palestra di ginnastica) che del palazzetto di basket, secondo le normative dei Vigili del fuoco. La Forti e Liberi invece dovrà ora, entro luglio, occuparsi della sostituzione di serramenti, infissi e vetrate, per una spesa prevista intorno ai 250mila euro. Il presidente della società, Alessandro Riva, che ieri ha accolto il sindaco Paolo Pilotto durante un sopralluogo, lamenta però da un lato criticità emerse dai lavori fatti finora, dall’altro l’urgenza degli interventi ancora necessari. "Il tetto nuovo del palazzetto di basket dopo il suo completamento ha avuto ancora delle infiltrazioni per cui si è dovuti addirittura interrompere una partita – spiega Riva –. Poi è stato sistemato, ma è emerso un altro intervento d’urgenza a cui provvedere: il tetto è stato colorato erroneamente di grigio, quando la Soprintendenza ha imposto il colore cotto tipico degli edifici di questa zona. Va rifatta la verniciatura. Anche l’adeguamento della tribuna per l’accesso per i diversamente abili ha visto l’inserimento di una balaustra in vetro bassa, che non protegge le persone da possibili pallonate, ed è pericolosa perché è spigolosa e se uno scivola si può fare parecchio male".

Ma soprattutto una cosa infastidisce il presidente: "La ditta dopo che ha concluso i lavori ha lasciato parte del materiale di scarto nell’impianto sportivo. Abbiamo dovuto occupare uno dei due magazzini con la rimanenza di tribune, porte e materiali rimossi. Il cortile tra una struttura e l’altra poi quando piove si allaga, inondando d’acqua entrambi i magazzini: c’è da controllare il tombino di scarico".

"Altro intervento fondamentale – prosegue il presidente – è la ristrutturazione del tetto della palazzina della palestra di ginnastica, che al piano di sopra ha gli uffici. Anni e anni di infiltrazioni l’hanno resa parecchio umida, e quando piove negli uffici entra acqua".

Da qui la conclusione: "L’anno scorso abbiamo vinto 6 titoli nazionali, quest’anno già 8 titoli regionali. A livello sportivo siamo forti, ma una società va avanti se si dà un servizio adeguato alle persone. Bisogna intervenire quanto prima anche su questi altri aspetti".