"La mia azienda familiare al tracollo per il fallimento della Parma"

Pasquale Buonocore, titolare della Bng Trasporti portava caveau in tutta Italia, anche alla Zecca: "Ho crediti arretrati per 250mila euro, abbiamo lavorato giorno e notte e ora siamo rovinati"

Pasquale Buonocore era uno dei trasportatori di fiducia della fabbrica di casseforti

Pasquale Buonocore era uno dei trasportatori di fiducia della fabbrica di casseforti

Solaro (Monza e Brianza), 19 giugno 2020 - Trasportava caveau per le banche, ma ora la sua impresa è a rischio per il fallimento di una delle più grandi aziende di casseforti d’Italia e di Europa. Ha contribuito a garantire la sicurezza di tanti istituti di credito, compreso il Poligrafico della Zecca dello Stato di Foggia, ma ora Pasquale Buonocore si trova in guai seri e teme per il futuro della sua azienda. Pasquale è il titolare della Bng Trasporti srl di Napoli, un’azienda famigliare: lui e i due figli fanno tutti i giorni su e giù per l’Italia alla guida di bestioni per spostare tonnellate di materiali, la moglie sta in amministrazione. Era uno dei trasportatori di fiducia della Parma Antonio e figli, azienda di casseforti con quasi 150 anni di storia, dichiarata fallita dal Tribunale di Monza con una procedura rapidissima e una sentenza pronunciata il 21 agosto 2019.

I 35 dipendenti dell’azienda avevano lavorato in fabbrica sino alla fine di luglio, alcuni erano partiti per le ferie convinti di rientrare a settembre. Ora sono in cassa integrazione straordinaria, hanno ricevuto i primi assegni il 31 gennaio di quest’anno, tirano avanti a fatica, ma tirano avanti. Pasquale invece si ritrova con un pugno di mosche in mano: "Ho crediti arretrati per 250mila euro, abbiamo lavorato notte e giorno, trasporti eccezionali, lavori pericolosi per andare a montare quelle scatole d’acciaio e ora siamo rovinati, chi ci tutela a noi? Non è giusto - si sfoga Pasquale - Il mio credito con la Parma cresceva ad ogni trasporto, io non volevo più farne, poi mi convincevano, mi proponevano piani di rientro ma i soldi non arrivavano. La Zecca di Stato a Foggia non la volevo fare, ma hanno insistito, mi hanno fatto chiamare anche da un funzionario della Zecca che sapeva della mia situazione e che mi aveva garantito: se non ti pagano questo trasporto blocchiamo i nostri pagamenti per la Parma. E’ passato un anno e ora sto qua e rischio di dover chiudere l’azienda".  

Il curatore fallimentare incaricato dal Tribunale, Marco Vigna Taglianti, non può dire nulla di più sulla procedura in corso, se non confermare la presenza della Ngb Trasporti srl nell’elenco dei creditori chirografari per 248.535 euro. "Il 17 dicembre 2019 c’è stata la prima verifica dei creditori, ce ne sarà una successiva a distanza di un anno, ma ora sono anche slittati i tempi per il Covid". Insomma, ci vorranno molti mesi e non c’è alcuna certezza sul recupero, almeno in parte, dei soldi dovuti per il lavoro svolto, anzi. Il fornitore - aggiunge il curatore - può recuperare l’Iva che, nel frattempo, ha già versato allo Stato, su prestazioni mai pagate. Magrissima consolazione per Pasquale, che commenta amaro: "E’ una grande ingiustizia, siamo lavoratori onesti, ci spacchiamo la schiena e questo è il modo in cui siamo trattati, questa non è giustizia"