Monza, 3 ottobre 2024 – Uno era implicato nel tentato omicidio, andato per fortuna fallito, di un rivale marocchino. Un altro entrava e usciva di galera o dai domiciliari continuando a commettere furti e rapine. Una donna aveva fatto carte false spacciandosi per una lavoratrice in nero. E tanti altri. Nel mese di settembre gli agenti dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Monza e della Brianza hanno allontanato dal territorio italiano 50 cittadini extracomunitari irregolari, di cui sette accompagnati in frontiera e presso centri per il rimpatrio, tutti gravati da precedenti penali.
In particolare, venerdì 13 settembre è stato rimpatriato nel Paese di origine un cittadino tunisino di 32 anni irregolarmente presente sul territorio italiano da agosto 2022, sbarcato ad Agrigento. Domenica 15 settembre, un cittadino marocchino di 31 anni, appena scarcerato dalla Casa Circondariale di Monza, è stato accompagnato al centro per il rimpatrio di Palazzo San Gervasio. Nel 2022, era stato sottoposto al provvedimento di custodia cautelare emesso dalla Procura della Repubblica di Novara per i reati di lesioni personali, spaccio di stupefacenti, sequestro di persona e rapina pluriaggravata, e nel 2023 era stato condannato definitivamente alla detenzione in carcere. Successivamente sottoposto agli arresti domiciliari ne era evaso per commettere una rapina in conseguenza della quale era stato nuovamente sottoposto a custodia cautelare in carcere e poi condannato definitivamente dalla Corte d’Appello di Torino alla pena di 2 anni e 10 mesi di reclusione e alla multa di 14mila euro per spaccio di stupefacenti.
Nella stessa data è stato rimpatriato nel paese d’origine un cittadino georgiano di 56 anni, in esecuzione del provvedimento del Tribunale di Sorveglianza di Milano, che ne ha disposto il suo allontanamento definitivo. Da diversi anni in Italia, si era reso responsabile di numerosi reati contro il patrimonio come furto, rapina impropria, ricettazione, danneggiamento, danneggiamento seguito da incendio, oltre che reati contro le persone come violenza, minacce a pubblico ufficiale, rissa, lesioni personali, molti dei quali compiuti durante la sua permanenza in carcere a Cremona, dove scontava la condanna alla detenzione.
Venerdì 20 settembre, è stato collocato presso il centro per rimpatri di Milano per il successivo definitivo allontanamento un cittadino tunisino di 30 anni, a seguito della scarcerazione dalla Casa Circondariale di Monza dove stava scontando un provvedimento di cumulo pene detentive per reati in materia di stupefacenti, rissa, lesioni personali, oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento, rapina, calunnia, ricettazione, invasione di terreni o edifici. Lo straniero era irregolarmente presente in Italia dal 2010 e aveva dichiarato nei controlli, a cui era stato nel tempo sottoposto, oltre 10 identità diverse. Venerdì 27 settembre è stata rimpatriata con accompagnamento alla frontiera una cittadina albanese di 35 anni. La cittadina albanese, entrata nel 2020, era stata denunciata per sostituzione di persona e truffa, avendo presentato fittiziamente la sua domanda di emersione dal lavoro irregolare.
Il 28 settembre è stato ancora rimpatriato con accompagnamento alla frontiera aerea di Malpensa un cittadino della Sierra Leone di 36 anni condannato per reati contro il patrimonio, per violenza e resistenza a pubblico ufficiale ed evasione, motivo per cui si trovava detenuto nel Carcere di Monza.
Nella stessa data è stato rimpatriato con accompagnamento nel paese di origine un cittadino nigeriano di 30 anni in esecuzione della misura disposta Tribunale di Sorveglianza di Milano. Il cittadino straniero era stato condannato alla pena di cinque anni per tentato omicidio in concorso con altro cittadino connazionale a danno di un cittadino marocchino. Dall’inizio dell’anno a questo punto sono stati allontanati dal territorio della provincia di Monza e della Brianza 365 stranieri irregolari, di cui 51 accompagnati alla frontiera e 33 collocati presso Centri per il Rimpatrio.