"È il giorno della rinascita in nome di Luca"

La moglie dell’ambasciatore ucciso in Congo con le loro tre bambine ha parlato dei progetti con l’associazione “Mama Sofia”

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di Gabriele Bassani

La lunga giornata che Limbiate ha dedicato al "suo" ambasciatore, nel primo anniversario del suo omicidio in Congo, è cominciata con le note del “Silenzio” suonate dalla tromba davanti alla tomba in cui riposa Luca Attanasio, nel cimitero della città. Davanti al monumento funebre realizzato dall’artista di Limbiate Dario Brevi, amico personale di Luca, ci sono la moglie Zakia, i genitori dell’ambasciatore, Salvatore e Alida, la sorella Marina, il sindaco Antonio Romeo, l’assesssore regionale Fabrizio Sala, una delegazione del ministero degli Esteri. Una bandiera del XIII reggimento dei Carabinieri “Friuli Venezia Giulia”, di cui faceva parte Vittorio Iacovacci, caduto nell’agguato di un anno fa insieme a Luca e all’autista Mustapha Milambo, viene posata sulla lapide. Don Valerio Brambilla, parroco della chiesa di San Giorgio, impartisce la benedizione. Zakia si avvicina alla tomba, allunga la mano col capo chino, poi si alza, visibilmente commossa e tesa è la prima a uscire dal cimitero. Sarà una giornata particolarmente difficile, anche se tanti sorrisi, abbracci e strette di mano cercheranno di renderla più lieve. Dario Brevi prende la parola per raccontare la sua opera d’arte dedicata a Luca, in cui prevale la leggerezza, simboleggiata dalle farfalle in volo da un muro.

"È il ricordo più bello che ho di Luca, questo suo essere leggero. Ho avuto la fortuna di essergli amico e di avere tante cose in comune. Avrei voluto continuare a parlare con lui di arte. Questo suo amore continuerà a dare frutti, Luca vive attraverso di noi". Nel primo pomeriggio l’appuntamento è all’oratorio San Giorgio, luogo particolarmente caro a Luca, che in questi spazi si è divertito molto e ha iniziato il suo percorso di formazione e di fede. C’è un bel sole caldo e il cielo limpidissimo ad attendere la Nazionale cantanti che ha deciso di dar vita a un triangolare di calcio a sostegno delle iniziative benefichein memoria di Luca Attanasio. Ci sono Enrico Ruggeri, Sandro Giacobbe, il bomber Moreno, Bugo, Niccolò Fabi e tanti altri, c’è Fabio Capello in panchina per la slezione Play2give e c’è soprattutto il grande affetto della gente. Prima di cominciare viene proposto il video in cui tutto il personale di tutte le ambasciate d’Italia nel mondo ha osservato un minuto di silenzio, alle 10.30, nel momento in cui un anno fa perdeva la vita l’ambasciatore Attanasio. Poi è il momento di scendere in campo. Adesso Zakia sorride, indossa la maglietta azzurra della Nazionale, è circondata dalle sue tre bambine e parla dei progetti che poterà avanti con l’associazione “Mama Sofia” che ha fondato insieme a Luca: "Per me oggi è una giornata di rinascita". "Oggi diamo il calcio d’inizio alla Fondazione Mama Sofia. È la prima di tante altre iniziative, come la rete Congo, un lavoro che è partito proprio con Luca come ambasciatore. Lui l’ha fatto come istituzione, come rappresentante dell’Italia ed è un dovere portarlo avanti. Questa è l’energia di Luca ed è così che spero venga ricordato". È il momento del gioco: per il calcio d’inizio viene chiamato Riccardo Aldighieri, giovane stilista padovano, autore del libro “Genere: felicità”, che ha saputo fare della sua disabilità un punto di forza ed è oggi un simbolo per decine di migliaia di follower. Sul campo ci sono tanti artisti che danno vita a un triangolare che, attraverso anche la messa all’asta delle maglie, servirà a raccogliere fondi a sostegno delle iniziative di solidarietà a favore dei bambini del Congo ma non solo.

Un progetto che ha preso il nome de “I bambini dell’ambasciatore”, come spiegato nel video proiettato in più occasioni durante la giornata. Ma quello che conta oggi qui è dare un segnale di “rinascita” che sarà la parola chiave più usata di questo pomeriggio speciale. Dopo la festa in oratorio ci si sposta di qualche decina di metri per raggiungere la chiesa parrocchiale di San Giorgio, dove è in programma la Messa di suffragio, che andrà a concludere questa giornata intensa dedicata al ricordo di un uomo che ha lasciato un segno profondo nella storia di Limbiate a cui sarà legato per sempre attraverso la scelta di intitolare a lui spazi, progetti, eventi. "Luca era una persona semplice, umile, come tantissime persone nel mondo, ma che ha saputo dar vita ai suoi sogni e fare cose grandi, per me un esempio e spero che lo sia per tutti a Limbate e non solo" ha ribadito il sindaco Antonio Romeo. "Certamente dopo quell’evento tragico di un anno fa, molti hanno scoperto il valore di questo ragazzo. A lui piaceva essere gioioso con la gente, ogni azioni, ogni cosa che faceva, la faceva con il sorriso".