Coronavirus, a Vimercate apre il reparto di sorveglianza

Venti posti per chi ha bisogno di assistenza e non può provvedere alle cure a casa, uno spazio gemello dopodomani anche a Carate

All’ospedale di Vimercate si fa spazio al nuovo reparto di Sorveglianza Covid

All’ospedale di Vimercate si fa spazio al nuovo reparto di Sorveglianza Covid

Vimercate (Monza e Brianza), 15 aprile 2020 - Si chiama Sorveglianza-Covid e apre oggi. È il nuovo reparto pensato a Vimercate per sconfiggere il virus-killer. Venti posti letto per chi ha bisogno di assistenza ospedaliera e non può provvedere alle cure a casa propria. Un altro pezzo della riorganizzazione che ha preso forma in via Cosma e Damiano da quando è scoppiata l’epidemia.

Il bollettino è in continua evoluzione e l’Azienda si adegua ai bisogni che emergono. In pochi giorni i ricoverati sono passati da 260 a 200, di cui 17 in Rianimazione, prima erano 20, i morti invece sono saliti a 190, (+30), si tratta per metà di persone in arrivo da fuori territorio. Uno spazio gemello verrà inaugurato dopodomani a Carate. Stesse funzioni, stesso tipo di malati. "Autosufficienti, con problemi respiratori lievi che in caso di peggioramento, però, passeranno subito subito al livello superiore di assistenza", spiega la direzione.

Per la prima volta dall’inizio della crisi sanitaria si allenta la pressione sul pronto soccorso, degli 80 accessi giornalieri solo un terzo sono positivi al tampone. Troppo poco per abbassare la guardia, ma abbastanza per seguire ancora una volta la flessibilità che permette di rimodulare spazi e prestazioni in tempo reale seguendo l’andamento della curva. È cominciato tutto il 25 febbraio con il trasferimento in città dei primi quattro malati di coronavirus dalle altre corsie lombarde, subito trasferiti in Terapia intensiva, dove i posti in pochi giorni sono quadruplicati passando da 6 a 24.

Non c’è solo lo sforzo organizzativo e logistico, nelle ultime settimane il colosso sanitario brianzolo ha anche rafforzato il personale. A fine marzo sono entrati in servizio altri 39 addetti, fra i quali sei medici, uno di loro è volontario, 15 infermieri, 14 ausiliari, 4 tecnici. Un’iniezione di energie fresche in quello che è diventato un ospedale da campo convertito in tempo record alla lotta al bacillo-killer. I nuovi arrivati sono andati ad aggiungersi ai 1.230 dipendenti in organico – 253 medici, 559 infermieri, 72 tecnici, 101 ausiliari, 245 impiegati - molti però in malattia per colpa della polmonite. Mentre, prosegue la sperimentazione sui farmaci, i malati più gravi hanno assunto Remdesivir, l’antivirale usato per Ebola e poi per Sars e Mers.

Un tentativo andato a buon fine allo Spallanzani di Roma, dove la medicina si è rivelata preziosa nella cura della coppia di turisti cinesi, i primi contagiati in Italia. Ad altri è stato somministrato Tocilizumab,utilizzato in genere nel trattamento dell’artrite reumatoide.

Non mancano solo braccia, ma anche mascherine. La buona notizia è che i soldi per comprarle aumentano, la raccolta fondi lanciata direttamente dall’Asst per far fronte alla domanda che cresce di giorno in giorno, è ormai arrivata a mezzo milione di euro. Si può continuare a donare al seguente Iban: IT29M0569634070000020000X41; Bic: POSOIT22XXX; Banca Popolare di Sondrio Agenzia 454 Vimercate, Piazza Papa G. Paolo II, 9 (Nella causale bisogna specificare "Emergenza sostegno Asst di Vimercate" e un contatto e-mail o telefonico).