REDAZIONE MONZA BRIANZA

Contro l’orrore dei femminicidi. Una sedia rossa in Consiglio comunale

Decisa anche l’intitolazione di una piazza alle ventuno madri costituenti .

Contro l’orrore dei femminicidi. Una sedia rossa in Consiglio comunale

Sono nuovi simboli. E come tali, destinati ad accendere la coscienza individuale e collettiva, a puntare un faro su un tema quanto mai importante: la dignità delle donne. Si tratta dell’intitolazione del piazzale della stazione alle madri costituenti, e di un “posto occupato“ in Consiglio comunale per simboleggiare il posto su cui si sarebbe seduta una donna vittima di femminicidio se non fosse stata uccisa. Il primo volto ad affermare l’imprescindibile ruolo delle donne nella costruzione della società in cui viviamo; il secondo per porre una luce di coscienza sul buio della violenza di genere.

Entrambe sono scelte approvate lunedì in Consiglio comunale. La prima su proposta della consigliera del Pd Sarah Brizzolara, la seconda del consigliere di Azione Tullio Parrella. La mozione di Brizzolara, votata all’unanimità, rappresenta di fatto un seguito alla recente intitolazione di una via del Parco ad Aurelia Josz, fondatrice della Scuola di agraria di Monza (al cui incrocio con viale Cavriga sorge ora la via che porta il suo nome), e donna intellettuale che ha molto lottato per l’emancipazione femminile, prima di essere perseguitata e uccisa dal nazifascismo perché di origine ebraica. Altrettanto valore morale e culturale si cela dietro la scelta dell’intitolazione alle 21 madri costituenti. "I nomi di queste donne sono degli esempi straordinari che hanno davvero cambiato la storia del nostro Paese – dichiara la consigliera Brizzolara –. L’altra parte della nostra storia, quella al femminile, troppo spesso è stata, non casualmente, dimenticata o resa meno protagonista, come ci testimonia la toponomastica cittadina". "Abbiamo scelto le madri costituenti per diverse ragioni – prosegue –. Volevamo sottolineare il valore della loro alleanza nella fase dell’assemblea costituente, e il fatto che non si è madri solo biologicamente, ma anche per l’insieme di capacità creative e di cura che questo significa. Sono state donne come loro a iniziare un cammino di conquiste, e sono loro lo stimolo per le future battaglie sulla parità salariale, sulla conciliazione dei tempi e degli orari, sulle parità effettive che tutelino le differenze". Al termine della discussione in Consiglio, le consigliere di maggioranza hanno donato alle colleghe e ai colleghi d’aula il libro “Ventuno. Le donne che fecero la Costituzione“, come invito a scoprire le loro storie e battaglie. Altrettanto all’unanimità (con la sola astensione, ma non per contrapposizione, dei consiglieri di Noi con Dario Allevi Stefano Galbiati e della Lega Simone Villa), è stata votata la proposta del consigliere di Azione Parrella per il posto occupato contro la violenza di genere. "Serve a dare un segnale – spiega il consigliere –. Quando uno entra in aula vedrà una sedia vestita di rosso, e sopra una locandina in formato A4 che ricorderà le donne vittime di questo orrore. Verrà posto forse già dal prossimo Consiglio comunale, per rimanere in maniera permanente".

Alessandro Salemi