Consiglio sospeso e urla Nuovo scambio di accuse

Il centrosinistra: "Questa è censura, vogliono metterci il bavaglio". Replica della maggioranza: "Spettacolo indecoroso, al limite dello squadrismo"

di Alessandro Crisafulli

"Questa è censura, vogliono metterci il bavaglio", l’attacco della minoranza di centrosinistra. "Uno spettacolo indecoroso, al limite dello squadrismo, che ha portato alla sospensione del Consiglio comunale", la replica del centrodestra. Non si placa la bufera a Desio, dopo il clamoroso Consiglio comunale di giovedì sera, che ha visto proteste, urla, accuse, minacce, insulti. Perfino l’arrivo dei carabinieri. Fino alla sospensione della seduta. Pomo della discordia l’interrogazione del Pd sul presunto patto segreto pre-ballottaggio tra la coalizione che sosteneva il poi vincente sindaco Simone Gargiulo e quella che sosteneva il terzo incomodo Stefano Motta (Forza Italia, Desio Popolare e lista civica SìAmo Desio). Interrogazione non inserita all’ordine del giorno, sulla base di un parere del Segretario comunale, a fronte di quello del Prefetto. "Alle interrogazioni scomode viene applicata la censura e le motivazioni non vengono nemmeno comunicate", ribadisce l’ex assessore Giorgio Gerosa. "Si è celebrato uno spettacolo indecoroso e irrispettoso delle istituzioni - il commento di Fratelli d’Italia -. Comprendiamo come il livore generato dalla sconfitta elettorale abbia compromesso la lucidità della sinistra, ormai ossessionata dalla malsana ricerca di un pretesto. Tutto questo non ci appartiene. Il nostro spirito e il nostro agire politico si esprime coerentemente nel solenne rispetto delle istituzioni, dello statuto e del regolamento comunale".

Non si è fatta attendere la Lega: "Una serata che nasceva con presupposti costruttivi e democratici si è trasformata in una vergogna per la città. È possibile interrogare il sindaco o un assessore per chiedere conto di un fatto avvenuto prima che fossero in carica? Un accordo elettorale o qualsiasi altra azione compiuta prima che il sindaco o un assessore fosse in carica non può essere definita come un provvedimento adottato dalla Giunta. Sia Giorgio Gerosa che gli altri consiglieri di minoranza lo sanno bene. Per questo assume un carattere di estrema gravità bloccare i lavori del Consiglio comunale e montare un caso mediatico. Un atteggiamento al limite dello squadrismo". Quindi, le contro-domande: "Come mai il Pd si batte per difendere gli interessi di chi loro stessi definivano fino a poco tempo fa come “la parte peggiore di Forza Italia”? E come mai vogliono ledere autorità e autonomia del sindaco nella scelta delle persone chiamate a comporre la Giunta? È solo la frustrazione della sconfitta elettorale? È solo la rabbia per il buon lavoro che sta svolgendo l’amministrazione? O c’è dell’altro?".