
Sono in dirittura d’arrivo i lavori di riqualificazione che vedranno le due ville dei boss trasformate in centri a disposizione per due particolari “fasce deboli” della popolazione. Nei giorni scorsi, il sindaco Roberto Corti ha effettuato un sopralluogo e, in video, ha mostrato in anteprima alcuni degli ambienti dei due lussuosi edifici – in via Prati e in via Adamello – confiscati. Che, grazie ai lavori messi in atto dalla Cooperativa Atipica che si è aggiudicata il bando pubblico, diventeranno un centro per l’accoglienza di 25 minori in condizioni di fragilità e disagio e una casa per 8 papà separati in condizioni di difficoltà. "Potrà sembrare strano ma qui c’era una piscina una volta - ha detto il sindaco - adesso è diventato un bellissimo salone dove dei ragazzi passeranno dei momenti in compagnia. Una vera e propria riappropriazione di luoghi che sono stati acquistati e modificati con denaro illecito da parte di malavitosi: risorse tolte alla comunità e che la comunità si è ripresa. Questi luoghi sono la prova che la comunità è più forte". "Adesso possiamo concentrarci nell’organizzare e definire al meglio la gestione di queste ville" dice l’assessore alle Politiche sociali Paola Buonvicino.
"Con la fine della pandemia speriamo di poter avviare i servizi soprattutto a favore dell’adolescenza - aggiunge Mauro Nova di Atipica -. Vogliamo costruire un percorso per rispondere ai bisogni usciti anche durante questi mesi così difficili: un’operazione di ricostruzione territoriale e sociale". Una porzione della maxi villa di via Prati (che era della famiglia Vivacqua, l’imprenditore di Ravanusa ucciso nel suo ufficio di via Bramante nel novembre del 2011) sarà utilizzata anche come nuova sede dell’associazione BrianzaSiCura.
Alessandro Crisafulli